Chi non muore di Gianluca Morozzi

“Non affezionatevi a me che tanto muoio presto”

Così si presenta Angela, detta Angie, nel nuovo romanzo di Gianluca Morozzi “Chi non muore”, pubblicato nel 2011 da Guanda.
Ed infatti Angie, studentessa abruzzese, sta morendo e negli ultimi secondi che mancano alla fine, le immagini della sua breve vita le scorrono velocemente davanti, comprese quelle che riguardano la storia che ci sta raccontando e che la porterà a questo tragico finale.
Angie è una ragazza molto bella, con “le labbra alla Angelina Jolie” che studia a Bologna, ma il suo sogno è diventare una cantante. E’ per questo che si ritrova ogni settimana in sala prove con il suo gruppo, formato per la metà da suoi ex. Perché Angie è così: divertente, solare, casinista e con l’innamoramento facile.
Questa sua facilità la porterà a conoscere Mizar, quel tastierista dall’aria triste che nella sala prove attigua compone delle melodie magiche che l’hanno attirata.
Ma Mizar non è un ragazzo qualunque: è un ragazzo con una storia dietro, che l’ha segnato per sempre.
Lui infatti è l’unico superstite degli Inarcadia Ego, un gruppo rock progressive, molto noto in città, che qualche anno prima è stato sterminato da una mano ignota.
Tre dei quattro componenti del gruppo infatti sono stati uccisi senza motivo apparente nella stessa sera, in tre luoghi diversi, proprio mentre Mizar era stato “prestato” ad un altro gruppo per un concerto a Roma.
Sarà per quella sua aria da artista triste e maledetto, per la sua musica celestiale o per il fascino del mistero che avvolge la sua storia, che Angie decide di indagare per risolvere un giallo conosciuto da tutti, ma ancora senza soluzione.
Un’indagine che lei vive come un gioco, il cui premio finale sarà la riconoscenza e l’amore del suo bel Mizar, che non la degna nemmeno di uno sguardo.
Un gioco pericoloso, però, che si districa tra le strade più segrete di una Bologna sconosciuta, dove Angie incontra personaggi ambigui e misteriosi come Valentina, l’affascinante sorella di Mizar, o Flanger, il titolare della sala prove, che sembra sapere più cose di quante non voglia dire.
Ma quel gioco finirà male, come ci dice Angie già nella prima pagina, proprio quando ormai aveva scoperto tutto…

Leggendo questo breve riassunto si potrebbe pensare ad un classico thriller cupo e cervellotico, invece non è così. L’abilità di Morozzi è proprio quella di riuscire a raccontare una storia sanguinosa e tragica con una leggerezza sorprendente. “Chi non muore” è un thriller, è vero, ma è soprattutto un romanzo divertente, veloce, che ti si attacca addosso. Ed è un romanzo rock, come è nella tradizione di questo autore, con atmosfere che strizzano l’occhio al dark di Tim Burton e all’onirico di Twin Peaks, con spruzzate fumettistiche di Pazienza e Crepax.
Molti sono i riferimenti musicali e cinematografici e quasi tutti provengono da quella fonte inesauribile che è Lucio, l’amico gay della protagonista, che però non ammette di esserlo. Ed è proprio Lucio il personaggio più riuscito dopo quello di Angie, che naturalmente la fa da padrona, con la sua spensieratezza da ventenne in cerca di avventure. Per questo è difficile non affezionarsi a lei, nonostante ci avvisi del contrario...