Colui che gli dei vogliono distruggere di Gianluca Morozzi

Da bambino, il tuo sogno nascosto è quello di diventare un supereroe
Da ragazzo, di essere una rockstar.
Gianluca Morozzi si diverte a mescolare questi due sogni, raccontando le vicende di due mondi paralleli che in alcune situazioni vengono a contatto.
Terra L è la Terra dove vive Leviatan, un supereroe che cambia i suoi poteri ogni dodici ore in perenne lotta con le forze del male che mirano a distruggere il pianeta.
Levitan copre la usa identità trasformandosi in Daniel Drum, un ragazzo dal passato oscuro che vive a Bologna, proprietario di un negozio di dischi, fumetti e rarità, fidanzato con Sandra, un’isterica e poco probabile scrittrice di romanzi erotici.
Leviatan vive in un mondo dove un certo Johnny Grey, sbucato dal nulla a New York negli anni sessanta, è l’autore di tutte le più belle canzoni della storia, da Blowin’in the wind a Smell like ten spirits, passando per Comfortably Numb. Questo genio della musica è l’obiettivo principale delle macchinazioni (sempre sventate da Leviatan) di alcuni musicisti frustrati, che hanno ceduto al loro lato oscuro e che hanno il nome di David Bowie, Pete Thousand e Lou Reed.
Terra Prima invece, è la nostra Terra così come la conosciamo, in cui, Kabra, il leader dei Despero, cerca disperatamente di risollevare le sorti del suo gruppo, che dopo un breve successo commerciale è precipitato nel semi-oblio.
Kabra ha pochi giorni per scrivere un pezzo capolavoro che possa far entrare nell’Olimpo Musicale la sua band, ma deve fare i conti con la peggiore crisi creativa che abbia mai avuto, e soprattutto se la deve vedere con Elettra, la sua bassista bella e completamente folle che lo trascina in avventure tragicomiche.

Morozzi si diverte scrivendo questo romanzo e lo si legge chiaramente. Il suo divertimento passa anche al lettore che si fa prendere da questo intreccio di nomi, date e situazioni e che non molla la presa fino all’ultima pagina. Alcuni suoi personaggi ritornano da suoi lavori del passato ("Despero", "L’era del porco"), ma ciò non compromette l’iter narrativo di una storia che rimane comunque a sé stante e ben costruita.
La Terra L è quella in cui fa uscire maggiormente il suo genio creativo con delle trovate che rasentano la genialità (una su tutte è quella di far cambiare a casaccio i poteri a Leviatan ogni dodici ore, causandogli non poche frustrazioni), mentre su Terra prima ritroviamo sprazzi della sua “altra-vita” reale, quella di musicista. In definitiva, tornando ai sogni che si fanno da bambini e da ragazzi possiamo affermare con certezza che, ad oggi, Gianluca Morozzi non è né un supererore né una rockstar (almeno per ora), ma sicuramente, e per nostra fortuna, è solamente uno scrittore. Addirittura bravo.

L’autore di questa recensione è uno scrittore emergente: clicca sul Suo nome per conoscerlo meglio!

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