Club 27. The final investigation di Roberto La Paglia

Giovani talenti, uomini e donne che hanno infiammato i palchi della musica mondiale, tutti insieme in un misterioso Club, tutti prematuramente deceduti all’età di 27 anni: li racconta Roberto La Paglia in “Club 27. The final investigation” (Enigma, 2017).
Fatalità? Destino? Quale mistero si cela dietro il Club 27, uno degli enigmi più intriganti della storia della musica rock?

Approfondendo caso per caso le morti avvenute nel periodo tra l’inizio degli anni Sessanta e la fine degli anni Settanta, Roberto La Paglia arriva ad identificare un filo conduttore in alcune delle storie più eclatanti e conosciute, un filo sottile che lega tra loro musica e politica, religione e potere, addentrandosi in un modo molto diverso da quello che ci è stato finora descritto.
Una indagine serrata, scritta con estrema semplicità, intrigante come un thriller, che non risparmia colpi di scena e che riscrive gran parte degli avvenimenti che caratterizzarono la vita di personaggi quali Janis Joplin, Jimi Hendrix, Kurt Cobain, Jim Morrison, tanto per citarne alcuni.
Sullo sfondo degli inizi della musica rock, e dopo averne descritto quella che è la storia alternativa, inizierà un lungo viaggio durante il quale le informazioni prenderanno pian piano corpo, portando alla ribalta realtà quali il misterioso Cointelpro, i legami tra il Rock e le dottrine occulte, l’enigmatico agente Jack Ryan, le connessioni tra i militari e molti dei cantanti di quel periodo. Alla fine sorgerà un ragionevole dubbio: si tratta davvero di una leggenda metropolitana, di un escamotage giornalistico, oppure ci troviamo di fronte ad una lunga serie di omicidi abilmente orchestrati?

Probabilmente la verità risiede in entrambe le spiegazioni, e di certo è molto più semplice nascondere un bottone tra tanti altri bottoni simili... questo e molto altro ancora in “Club 27. The final investigation” di Roberto La Paglia, un libro che di certo accenderà numerosi dibattiti.