Con le donne ho chiuso di John Dearie

Jack è un trentenne allo sbando in una New York luccicante e stellata; vorrebbe fare lo scrittore, ma forse è un ragazzo troppo razionale per riuscirci davvero; vive in un mini appartamento e non dorme neppure in un letto vero, ma si trova nell’ombelico del mondo e questo dovrebbe bastare.

Jack ha deciso che con le donne ha chiuso, e anche con l’alcol, e in effetti ogni tanto può capitare di prendere decisioni drastiche e poco credibili, almeno fino a quando la vita non ti riprende e ti riporta in carreggiata; oppure forse a rimetterti in pista sono gli amici o quel qualcosa che ti si rimescola dentro anche se non vuoi.

“Ha
detto che la mia generazione pensa troppo, che siamo il prodotto dell’era dell’informazione, che pensiamo che tutte le domande abbiano risposta, tutti i problemi abbiano una soluzione, basta che raccogliamo abbastanza informazioni e ci concentriamo. Ma quando si tratta di rapporti tra uomini e donne non ci sono mai abbastanza informazioni. Non esiste la chiarezza assoluta. E la nostra ricerca ostinata della perfezione è inutile e scoraggiante.”

Romanzo divertente, leggero, che scorre via veloce, perfetto da leggere sotto l’ombrellone, ancor meglio se hai tra i trenta e i quarant’anni.
La cosa che si apprezza di più? I dialoghi. In particolare quelli tutti al maschile tra il protagonista ed il suo migliore amico; illuminante per certi versi, soprattutto se la luce, affannosamente, la stai cercando e speri di trovarla prima di essere fuori tempo massimo.
“Se la comprensione fosse possibile, Jack, a cosa servirebbe l’impegno? Quello che gli dà valore e significato è che stai sottoscrivendo un contratto senza avere tutte le informazioni. Corri il rischio. Fai un salto. Vivere significa cavarsela. Capire come far funzionare le cose imperfette.”

L’autrice di questa recensione è una scrittrice emergente: clicca sul Suo nome per conoscerla meglio!