Cose che gli insegnanti non dicono
- Autore: Andrea Muni
- Genere: Scuola
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2009
Andrea Muni, insegnante di scuola elementare statale, esperto in educazione degli adulti e ricercatore in filosofia a Roma presso la Pontificia Università Antonianum, ci presenta personalmente il suo saggio "Cose che gli insegnanti non dicono" (Armando, Roma 2009, 160 pagine, 13 euro). Un testo breve e di facile lettura, che vuole esprimere, in una forma comprensibile a tutti, contenuti di grande complessità, tali da sottoporre a critica severa e a mettere fortemente in discussione alcuni degli autori attualmente di maggior successo e prestigio sia a livello nazionale che internazionale. L’autore, forte di una solida formazione “all’antica”, “vecchio stampo” (maturità classica, Laurea magistrale in Filosofia a Trieste, Specializzazione in Psicologia cognitiva a Torino e in Psicologia relazionale a Venezia, socio di alcune delle più importanti Associazioni nazionali di insegnanti e ricercatori in didattica), facendo uso (ma non abusando) della sua familiarità con i classici greci e latini, con cui sta in costante dialogo con disinvoltura, essendo abituato a lavorare con i bambini, riesce a dire con parole povere (ma mai banali) quello che solitamente gli esperti dicono in forma pesante, con linguaggi settoriali, specialistici, tecnicismi adatti a pochi.
Rivolto agli educatori (in primo luogo ai genitori e agli insegnanti) è un libro su metodi e tecniche di insegnamento: istruzione, educazione e formazione. Si sofferma sul pensiero dei filosofi, degli psicologi e dei pedagogisti attualmente più rappresentativi sui temi dell’azione (e della relazione) educativa.
Il libro nasce da di dieci anni di insegnamento nelle scuole elementari statali dell’Italia del Nord-Est, e dalla pluriennale partecipazione a gruppi nazionali di ricerca psicopedagogica e sperimentazione didattica, tra cui il MCE, il CIDI, l’ADI e Clio’92.
Tiene presenti, tra gli autori e i testi più recenti, quelli maggiormente apprezzati a livello nazionale e internazionale, e facendo costante riferimento anche alla letteratura filosofica, psicologica, pedagogica e storica classica che si è occupata dei temi della conservazione e della trasformazione dei saperi, della trasmissione e della creazione di forme culturali, dell’insegnabilità di contenuti e metodi, di conoscenze e competenze. Completo di precisi riferimenti bibliografici a ogni pagina e di bibliografia generale aggiornatissima, è scritto in forma adatta anche a chi non è del settore.
È una lettura profondamente provocatoria per ripensare, in modalità al tempo anticonformista e radicalmente nuova, ma sempre a stretto confronto con i testi più importanti della storia del pensiero filosofico, psicologico e pedagogico, i grandi temi del rapporto maestro-scolaro, professore-studente, genitore-figlio.
Il volume è suddiviso in tre parti, di una cinquantina di pagine l’una: la prima (introduttiva) offre un contesto storico e uno sfondo teorico; la seconda (quella centrale) un contenuto di tipo operativo, pratico, concreto; le terza (conclusiva) alcuni spunti di approfondimento e la messa in luce di alcuni problemi essenziali mai risolti, ancora oggi rimasti aperti.
Cose che gli insegnanti non dicono. Come i bambini imparano e si costruiscono la propria storia
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