Se hai sentito la parola "Cringe", probabilmente avevi un adolescente o un giovanissimo nelle vicinanze, oppure hai visto un dialogo di una serie TV con questa parola ripetuta come un mantra. Nello slang dei ragazzi è molto usato e capita di sentirlo di tanto in tanto, ma cosa significa cringe? Sveliamo il mistero in questa guida con alcune delle espressioni più comuni.
Cosa vuol dire essere cringe? Il significato
Cringe è sinonimo di imbarazzante su scene che si osservano. Il significato è che si prova imbarazzo per la persona protagonista di quella situazione. La parola non sempre è presente nei dizionari ed è inutile cercarla da vero umanista, soprattutto se parliamo di un vocabolario di qualche anno fa, perché il periodo di affermazione in Italia è il 2020, quando - oltre a Google, dove annovera circa 402 mila ricerche nel Bel Paese - è stato utilizzato anche da Repubblica il 20 marzo 2020. Gli utenti più giovani ci hanno avuto a che fare già dal 2015 e per questo il termine è entrato velocemente nel vocabolario comune, soprattutto nel parlato o sui social.
Il termine è da considerare una parola che arriva direttamente dall’inglese, come è avvenuto decenni fa anche per "Bar" o "Taxi". Tra i social media, "Cringe" si usa come commento di fronte a una scena di un film che suscita imbarazzo nello spettatore, che non può farci niente per allontanare da sé questa sensazione.
Sono nate anche delle sfide social dove si invita l’utente a non cringiare, cioè a cercare di non provare questa sensazione, mentre si stanno guardando dei video. Infatti, tra le chiavi di ricerca risulta anche l’espressione Cringe Comedy, usata per le commedie che, invece di far ridere, generano imbarazzo.
Come spiegare cringe a un boomer
Cringe è un’espressione difficile da spiegare ai meno giovani, perché rappresenta una situazione di imbarazzo particolare. Infatti, il cringe è l’imbarazzo che si presenta per una situazione che si viene a creare. Per esempio, se una persona si sporca a tavola e non ha intenzione di prendere un tovagliolo per ripulirsi, oppure fa finta di niente, genera una sensazione di "cringe" negli altri commensali.
Questo esempio preso dalla vita reale può essere utile per spiegare l’espressione alle persone un po’ più grandi, che non conoscono bene questa parola, oppure la sentono per la prima volta. In generale, non fare riferimenti al cinema: anche se questa parola ha origine da lì, potrebbe essere difficile trovare delle scene di film in comune tra generazioni per spiegare nei dettagli come usare bene questa parola, con il rischio di andarvene in tilt.
Che vuol dire Cringiato
Cringiato deriva da cringe e significa una situazione che provoca l’imbarazzo. Esiste anche il verbo to cringe in inglese, che in italiano si ottiene con cringiare. In questo caso la forma è riflessiva, come in questo esempio: "Quella scena mi cringia", inteso come "Quella scena mi imbarazza".
Da dove viene la parola cringe? Etimologia
In inglese la parola cringe è usata da secoli, con lo stesso significato di scene che generano disagio o imbarazzo. Il termine si usa soprattutto come verbo nella lingua anglosassone, anche se non è raro trovarla anche come aggettivo. La pronuncia corretta è /krindʒ/.
Cringe, espressioni di uso più frequente
La presenza di persone, atteggiamenti o parole fuori contesto genera cringe. Come sapere se stai usando la parola nel modo giusto? Ecco alcune espressioni più comuni da utilizzare all’occorrenza.
- "È un momento cringe (o cringissimo)" come commento o una scena.
- "Ho trovato cose cringe in soffitta" su oggetti o ricordi che generano imbarazzo.
- "Togliete X alla TV, è cringe", riferito a un personaggio televisivo.
- "Prova a non cringiare davanti a questo spettacolo" con l’intento di chiedere all’interlocutore di mantenere il controllo di fronte a una scena imbarazzante.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Cringe: significato, etimologia e usi
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