Dai diamanti non nasce niente
- Autore: Serena Dandini
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2011
Il deandreiano titolo che la conduttrice di “Parla con me” ha scelto per il suo libro evoca la terra e i suoi frutti. Ed infatti è intorno a ciò che gira tutta la narrazione del primo romanzo di Serena Dandini "Dai diamanti non nasce niente", edito nel 2011 da Rizzoli.
Tutto prende vita da ciò che dalla terra nasce, dalla passione dell’autrice per la botanica usata come spunto per raccontarsi e raccontare di vicende altrui partendo dai giardini che le hanno ospitate.
Tra esperienze vissute in prima persona nei suoi viaggi tra i giardini del mondo ed esperienze rubate, Serena Dandini, in maniera assolutamente originale, denuncia nelle sue pagine gli scempi ambientali della società e la società stessa.
Nelle pagine di “Dai diamanti non nasce niente”, la figura del giardiniere diventa metafora della persona e del nostro tempo sottolineando come, nonostante i fallimenti, si possa continuare a guardare al futuro, a cercare la rarità, ma anche a farsi sorprendere dalla bellezza delle cose più semplici perché in fondo "Per essere veri giardinieri non è necessario avere i possedimenti del re Sole”.
Il libro è dedicato a tutti coloro che avrebbero voluto cambiare il mondo partendo dall’altro e che, non riuscendoci, si sono piegati al mondo stesso quando, invece, bastava partire dal basso, dalle radici.
Quello che a prima vista non sembra né un libro d’attualità, né tanto meno un libro di politica ma che è sicuramente un libro di passione, racconta con l’ironia e l’intelligenza propria dell’autrice di qualcosa che racchiude tutto ciò: "Dai diamanti non nasce niente", infatti, racconta di persone.
Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini
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assistevo in televisione alla presentazione di questo libro da parte dell’autrice, il titolo e soprattutto il soggetto mi intrigavano molto. La dandini si è presentata come un’appassionata di giardinaggio e per me è stata una folgorazione: domani esco e lo compro! poi, improvvisamente, ecco che cita i Rododendri, dicendo che si tratta di piante che non ama, eppure cos’ semplici da mantenere. sono ancora più curiosa: i rododendri sono piante dalla fioritura a dir poco magnifica, purtroppo io riesco sempre a farle ammalare, sono acidofile e a Roma fa troppo caldo. ohibò’ questa donna è veramente esperta.... e poi ecco il colpo di scena: ritorna sui rododendri e comincia a dire che sono "piante da autostrada", con "foglie velenose...." ma allora questa "sedicente" esperta confonde Rododendri con gli OLEANDRI (un errore che neanche un bambino) continuando un siparietto di 10 min (quindi anche preparato) con l’intervistatore!!!! Deludente ed incompetente... ovviamente non ho acquistato il libro, immagino se lo sia fatto scrivere da altri o, in caso sia stata lei stessa a prendere in mano la penna, si tratta di un testo scritto da una persona assolutamente incompetente. peccato.
Il libro è una sequenza di luoghi comuni e cose risapute per chi
ha anche solo un minimo interesse per il giardinaggio.
Fastidiosi riferimenti alla piccola politica italiana fanno il resto.
Salvo solo la veste grafica che mi ha invogliato a comprarlo.