Dalla parte di Swann è il primo volume, l’inizio di Alla ricerca del tempo perduto, il romanzo di Marcel Proust. Marcel, il narratore, rievoca la stanza in cui ha dormito a Combray. L’inizio più famoso al mondo.
Anche chi detesta Proust avrà sentito:
"Per molto tempo, mi sono coricato presto la sera”.
Una frase che suggella l’inizio di questo capolavoro pubblicato nel 1913, a spese dello scrittore, perché gli editori trovavano queste prime trecento pagine noiose ed egocentriche (tra questi anche lo scrittore André Gide, che se ne pentì quasi nessuno).
Marcel, il protagonista e narratore, ha passato molte estati della sua infanzia negli anni 1883-1892.
I primi protagonisti li troviamo in questo primo libro, nessuno avrebbe sospettato la lunghezza "monstre" che avrebbe messo in campo migliaia di personaggi. In questo contesto ci sono la madre, amatissima, di cui Marcel ama l’odore, la voce, il modo in cui cammina, fusione in un’unica sfera sensoriale delle percezioni di sensi distinti, una figura retorica detta sinestesia.
Poi c’è la nonna, un affetto schietto, niente rispetto all’adorazione per la madre e poi zia Leonia. Tante passeggiate sulla battigia, il primo innamoramento di Marcel per Gilberte, figlia di Swann e di Odette de Crécy, una cocotte che rese il matrimonio impresentabile.
La loro storia in forma di romanzo è già presente su sololibri.net col titolo di "Un amore di Swann".
Sul rito del sonno abbiamo la traduzione di Natalia Ginzburg, la più accreditata:
"Per molto tempo, mi sono coricato presto la sera. A volte, non appena spenta la candela, mi si chiudevan gli occhi così subito che neppure potevo dire a me stesso: "M’addormento". E, una mezz’ora dopo, il pensiero che dovevo ormai cercar sonno mi ridestava; volevo posare il libro, sembrandomi averlo ancora fra le mani, e soffiare sul lume; dormendo avevo seguitato le mie riflessioni su quel che avevo appena letto, ma queste riflessioni avevan preso una forma un po’ speciale; mi sembrava d’essere io stesso l’argomento del libro: una chiesa, un quartetto, la rivalità tra Francesco primo e Carlo quinto".
L’adorazione per la madre:
"La mia unica consolazione, quando salivo a coricarmi, era che la mamma sarebbe venuta a darmi un bacio non appena fossi stato a letto".
Non c’è modo per scrivere della lingua proustiana, di una bellezza assolutamente difficile da descrivere. Pian piano parleremo di tutti i volumi, non necessariamente in modo cronologico.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Dalla parte di Swann: riassunto del primo volume del capolavoro di Marcel Proust
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