Darei la vita di Cinzia Tani

Grandi donne per cui vale la pena morire ma soprattutto vivere.

“Grandi Donne di grandi uomini”.

Questa è la frase che campeggia sulla copertina di “Darei la vita” (Rizzoli, 2017, pp. 425, euro 22,00, in copertina un ritratto di Natacha Rambova), il nuovo libro di Cinzia Tani.

Grandi donne in tempi differenti, grandi cuori e grandi menti per sopravvivere (e vincere) in epoche distanti che mettevano a dura prova la vita di una donna, che provenisse dai bassifondi o vivesse nell’alta società.

“Mi chiedevo come ha fatto a passare l’esame al Politecnico, io al primo tentativo ho fallito!” (Albert Einstein a Mileva Marić)
“Se vuole una casalinga dovrà cercare di nuovo” (Natacha Rambova, moglie di Rodolfo Valentino)

Bisogna davvero essere grandi donne per riuscire a vivere accanto a uomini del genere. O forse loro sono diventati così grandi proprio perché con loro c’era la mente di una grande donna e nel loro cuore il vero amore?

Potrei elencarvi tutte le donne citate in “Darei la vita” ma preferisco lasciarvi centellinare le pagine di quest’opera che sembra un romanzo, tanto sono straordinarie le vite delle persone citate.
Aneddoti, drammi, capovolgimenti di fronte…
Pagine che scorreranno veloci intrise di realtà e sentimenti, parole sincere che ci faranno conoscere persone che credevamo di avere inquadrato alla perfezione. E che ora sentiremo più vicine.
Cinzia Tani riesce a narrare di vite vissute con una semplicità e un tatto che raramente ho percepito.
Un libro che non è un riassunto di avvenimenti, non è un romanzo, è un insieme di emozioni e vicissitudini che scalderanno il cuore e che colpiranno, al tempo stesso, come una raffica di vento artico.
Tante storie che sembrano distanti e quasi surreali, storie che hanno portato il nostro mondo e la nostra società a differenti svolte, svolte che hanno formato il presente nel quale viviamo.
E forse, dopo aver letto questo volume, qualche punto oscuro diverrà improvvisamente limpido.