Dieci cose che ho imparato
- Autore: Piero Angela
- Genere: Scienza
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2022
Ad attirare l’attenzione, anzitutto, il titolo. Dieci cose che ho imparato pone l’accento sul tema dell’apprendimento. L’autore, Piero Angela, dichiara che è utopistico pensare di poter raggiungere, a un certo punto della propria vita, una conoscenza completa e definitiva su qualsiasi materia. Il mondo è in costante e rapida evoluzione (come del resto l’essere umano), pertanto è fondamentale che la mente si mantenga sempre aperta nei confronti del cambiamento. Ma non solo: mai pensare a compartimenti stagni! Oggi più che mai si pone la necessità di adottare, in qualsiasi campo, un approccio interdisciplinare.
Ed è qui che veniamo a uno dei punti chiave di quest’opera, vale a dire il ruolo rivestito nella nostra società dalla scienza e della tecnologia. La prima è intesa come "conoscenza" dell’uomo e della realtà che lo circonda (attraverso varie discipline quali la fisica, la matematica, la chimica, la biologia, l’astronomia e molte altre).
La tecnologia invece, basandosi sulle conoscenze tecnico-scientifiche acquisite, inventa processi e trova soluzioni innovative a problemi di tipo pratico. Le applicazioni sono innumerevoli: dall’industria ai trasporti, dalla sanità all’istruzione, dall’ambiente alla ricerca...l’elenco potrebbe continuare a lungo. Eppure, nel nostro Paese, scienza e tecnologia non vengono sufficientemente valorizzate. C’è infatti una diffusa tendenza, nel mondo intellettuale (e non solo), a includere nella rosa delle materie culturali quasi esclusivamente quelle di tipo umanistico (come arte e letteratura).
Questa visione, a suo parere, è limitata e non rende giustizia al sapere tecnico-scientifico che, insieme alla scuola, rappresenta uno dei motori di crescita fondamentali della società, promuovendone lo sviluppo e, di conseguenza, il benessere collettivo. In questo ambito, purtroppo, l’Italia dimostra una visione poco lungimirante (Piero Angela parla di “brevimiranza” della politica), considerando da sempre gli investimenti nel campo della ricerca e dell’istruzione soprattutto come un costo, anziché come un’opportunità. Si rinuncia, in questo modo, all’incredibile potenziale che queste risorse possono avere per il futuro di tutti noi e delle successive generazioni.
Da qui si snodano ulteriori approfondimenti che spaziano dall’illustrazione del metodo scientifico (che osserva la realtà e "setaccia" i dati raccolti, escludendo a priori quelli non verificati) al tema delle pseudoscienze (e ai rischi legati alla loro diffusione sul web); dal modo in cui la cultura viene divulgata da TV, giornali e internet, alle reazioni emotive del cervello nell’apprendere una notizia (toccando quindi il tema delle neuroscienze)…e molto altro.
In conclusione, questa lettura è consigliata a tutti, non solo agli appassionati di materie scientifiche o di attualità: del resto, la grandezza di Piero Angela risiede, tra le altre cose, in una impareggiabile abilità comunicativa.
Durante la sua lunga carriera di giornalista, saggista, autore e conduttore televisivo, con toni pacati e un linguaggio semplice ed efficace, ha centrato da sempre un importante obiettivo: quello di affrontare argomenti complessi in maniera tale da renderli accessibili anche alle persone comuni.
Tutto questo, senza mai tralasciare il rigore scientifico. Citando le sue parole:
Il mio linguaggio sta dalla parte del pubblico, i contenuti dalla parte degli scienziati.
Dieci cose che ho imparato
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