Il 26 marzo veniva approvata la riforma del Diritto d’autore da parte del Parlamento europeo, che ha visto ben 348 favorevoli. La normativa, contro cui si era schierata Wikipedia in più occasioni, oscurando le sue pagine, è infine stata approvata.
Da Strasburgo arriva infatti il via libera per l’accordo sul copyright per Internet. Le nuove norme Ue, permetteranno ai creatori ed editori di notizie di negoziare compensi più equi con il grandi big online.
Nella giornata di oggi si è tenuta la votazione definitiva, che ha visto passare la riforma. Il Consiglio europeo ha approvato le nuove direttive senza apportare modifiche e senza richiedere ulteriori discussioni. A votare contro la normativa c’è non solo il nostro Paese, ma anche Svezia, Finlandia, Polonia, Olanda e Lussemburgo. Si sono invece astenuti Slovenia, Estonia e Belgio.
La legge sul copyright dovrà ora essere ora pubblicata in Gazzetta Ufficiale a sarà introdotta nei vari stati membri tra due anni. Ogni stato dovrà quindi lavorare per recepire la normativa europea e per inserirla all’interno del proprio ordinamento.
YouTube, Facebook e Google News anche saranno interessate da questa nuova legislazione comunitaria, approvata nella giornata di oggi. In base a quanto stabilito dall’Ue i grandi del web dovranno condividere, almeno in parte, i ricavi dei contenuti con i titolari dei diritti della canzone, del video o del testo usato. I big della rete dovranno inoltre vigilare che non si utilizzino materiali protetti da diritto d’autore.
Una nuova normativa che potrebbe portare vantaggi ai grandi e medi editori, facendo invece sparire i piccoli, che potrebbero avere maggiori problemi.
Il cambiamento porterà però a ricavi più equi per creatori e detentori dei diritti che potranno essere retribuiti in modo migliore. Adesso che la decisione, a livello europeo, è stata presa sarà compito dei singoli Stati applicarla, dando l’ok formale al processo.
Il grande cambiamento sarà comunque l’applicazione di norme, che vigono già per il mondo dell’offline, anche ai contenuti su internet, che da oggi avranno una normativa più chiara.
Il decreto è stato revisionato, rispetto alla proposta iniziale, portando così ad eliminare quella che veniva definita la tassa sui link. Gli utenti del web potranno infatti continuare a condividere i contenuti sui social, usando anche gli snippet brevi (le piccole descrizioni che si trovano su Google quando si cerca un determinato tema), senza violare in nessun modo il diritto d’autore. Una decisione che è stata presa per permettere di continuare ad avere libertà di espressione. Stesso discorso vale anche per i meme e le GIF.
Si potranno inoltre continuare a citare nelle piattaforme e nei siti piccole parti di testo di un articolo o approfondimento, citando, mediante link, la fonte da cui sono tratte le parole. Infine gli editori dovranno dare una parte delle entrare derivanti dai diritti d’autore ai giornalisti.
Si dovranno attendere le prossime settimane per capire in che modo verrà applicata la normativa in Italia e negli altri Paesi dell’Ue.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Diritto d’autore, approvata la riforma Ue: ecco cosa cambia
Lascia il tuo commento