I disegni perduti di Leonardo (Vallecchi 2021, pp. 320) di Alberto Pizzi contiene il fascino di una storia su Leonardo da Vinci (Anchiano, 15 aprile 1452 – Amboise, 2 maggio 1519), condita da un intrigo internazionale avvincente.
Nessuno sfugge alla suggestione dei capolavori di Leonardo da Vinci, inventore, artista e scienziato italiano, talento universale del Rinascimento, considerato uno dei più grandi geni dell’umanità, che seppe incarnare in pieno lo spirito della sua epoca.
Anche la televisione non sfugge al fascino di rappresentare la vita di questa personalità controversa, citiamo Leonardo la nuova serie evento di Rai1, che sta andando in onda in prima visione su Rai1 dal 23 marzo, prodotta da Lux Vide con Rai Fiction, Big Light Productions in associazione con France Télévisions, RTVE e Alfresco Pictures, co-prodotta e distribuita nel mondo da Sony Pictures Television, con un cast d’eccezione guidato da Aidan Turner, Matilda De Angelis, Freddie Highmore e con la partecipazione straordinaria di Giancarlo Giannini nel ruolo di Andrea del Verrocchio.
Se è vero che l’opera di Leonardo è patrimonio di tutta l’umanità, l’esistenza dell’artista simbolo del Rinascimento è in buona parte un mistero. In queste pagine Alberto Pizzi, nato nel 1954 a Casale Corte Cerro, dove risiede, immagina che quattro disegni preparatori del Cenacolo siano andati perduti per sempre sul fondo del lago Maggiore. Come mai è possibile?
La trama del libro
“Contiene disegni importanti, sono di un mio amico carissimo e li do in consegna a te. Devi averne cura”.
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1494. Il marmo per la costruzione del Duomo di Milano viene trasportato dalle Cave di Candoglia via acqua, percorrendo il Toce, il lago Maggiore, il Ticino e i Navigli. Ma durante il viaggio di ritorno un barcone naufraga. Il danno è enorme: a bordo ci sono quattro disegni preparatori del Cenacolo, che, secondo la volontà di Leonardo da Vinci, non sarà un affresco ma una statua da porre all’interno del Duomo. Tutti credono che siano andati perduti per sempre sul fondo del lago Maggiore, tranne Leonardo, che li va a cercare invano. Ecco perché prima di andarsene da Candoglia, l’artista lancia su di essi una maledizione:
“Che siano maledetti”.
2019. Siamo nel Terzo Millennio e i disegni scomparsi secoli prima sono ricomparsi a Stresa, nella casa di Leonardo Cardini, discendente di una dinastia di scalpellini deciso a metterli segretamente in vendita. Ovviamente alcuni importanti musei del mondo vogliono accaparrarseli a ogni costo per aumentare il proprio prestigio, ma l’operazione non è semplice, le cose si complicano, qualcuno viene ucciso. Al Maresciallo dei Carabinieri Antonio Calarco, coadiuvato dai suoi uomini e dall’amico Marcello Forni, giornalista del quotidiano “La Stampa”, il delicato compito di risolvere un intricato caso in cui sono coinvolti strani personaggi e una valigia piena di denaro.
“Il mistero e la maledizione che aleggiavano sopra quei disegni avevano accompagnato la sua infanzia e la sua adolescenza”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “I disegni perduti di Leonardo” di Alberto Pizzi, un intrigo internazionale
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