Disegno l’onda con cui tu giocherai di Giulia Gino

Luca è un giovane uomo sui trent’anni e rimane colpito da una grave deformazione dovuta ad un incidente sul lavoro, causato da una lite con un suo collega. Tra alti e bassi Luca, il protagonista di “Disegno l’onda con cui tu giocherai” di Giulia Gino, lavorava come perito meccanico: il suo compito era di controllare i robot della sua azienda, poi è arrivato quel maledetto giorno: qualche parola di troppo, un semplice fraintendimento e Luca si è ritrovato con il corpo bruciato, innumerevoli ustioni lo hanno costretto a ripetuti trapianti di pelle. È solo l’inizio di un prolungato calvario, di una sofferenza pressoché infinita, dove alle frequenti sedute di riabilitazione, necessarie per riacquistare l’uso degli arti, segue inevitabilmente la depressione.

Inutile negarlo: quel fattaccio gli ha cambiato la vita, e non in meglio: la sua ragazza lo molla e lui, che non si sente più accettato dal mondo, si chiude sempre più in se stesso. I genitori fanno il possibile per aiutarlo ma è lui per primo che non vuole essere aiutato. Se ne rendono conto fin troppo bene anche nella sua azienda, per questo lo obbligano a seguire una psicoterapia; lui volente o nolente deve farla.
La giovane terapeuta che lo segue lo invita, attraverso percorsi che a Luca paiono strani e insensati, a ritrovare la fiducia in se stesso; si tratta, infatti, di una terapia del tutto originale: una volta la dottoressa gli chiede di provare ad arrampicarsi su di un albero, poi di ascoltare il rumore dell’acqua, infine lo porta a visitare una chiesa ed altre cose del genere. L’intenzione della determinata terapeuta è di riavvicinarlo al mondo attraverso ogni possibile canale: il rapporto con la natura, lo sport, la religione, il rapporto con la famiglia, la pratica della solidarietà.
La disperazione, che pian piano era sfociata in un nero cinismo, lascia lentamente il posto ad un orizzonte rischiarato: Luce riprende in mano la sua vita, a poco a poco cerca di raggiungere obiettivi precisi.
Al suo fianco c’è sempre lei, Rebecca, la dottoressa, e questo stare insieme fa accendere la fiamma dell’innamoramento.

“Un contatto così viscerale, tanto ravvicinato da sentirle il respiro e le costole che si alzavano e abbassavano, era un’intromissione che Luca da molto tempo non permetteva ad una donna. Avrebbe voluto allontanarla e lei doveva avere intuito che stava per allentare la presa al mancorrente, perché prontamente gli serrò le mani ancora più contro l’acciaio per impedirgli ogni mossa. Luca dovette quindi costringersi ad abbandonarsi al battito accelerato del cuore che pompava più sangue sulla scia dell’agitazione. Addirittura sentiva un’eco che si propagava nell’acqua scandendo il ritmo del respiro, poi si era accorto che si trattava di quello di Rebecca che, come un microscopico sonar, emanava la sua presenza. Si trattava di una guerra tra di loro? Chi aveva il cuore più impetuoso vinceva? Uno dei due doveva scoppiare?”

Sarà davvero amore quello di Luca o questa passione è solo frutto del transfert?
Nelle ultime pagine di “Disegno l’onda con cui tu giocherai” seguiamo Luca: si è messo sulle tracce della sua amata che, dopo averlo abbandonato, sembra aver disseminato per lui degli indizi: Luca la segue passo dopo passo, come in una specie di caccia al tesoro che lo condurrà a delle scelte consapevoli e maturi.
“Disegno l’onda con cui tu giocherai” di Giulia Gino è un romanzo d’amore simpatico e originale e, al tempo stesso, un volume di terapia che invita il protagonista a prendere coscienza di se stesso e a condurre una vita normale. Il protagonista farà da specchio a tutte quelle persone che hanno problemi caratteriali e fisici e li condurrà sulla strada della fiducia in se stessi.