Non è raro sentir pronunciare l’espressione do ut des e molti, probabilmente, si chiederanno anche cosa significa, oltre a voler scoprire anche chi l’ha detto per la prima volta.
Pur essendo una locuzione latina, infatti, l’espressione è ormai entrata a far parte del linguaggio comune, anche se non tutti sono a conoscenza della sua origine oppure del significato.
La definizione di do ut des va ricercata nel diritto romano, in cui l’espressione aveva ben più che un senso figurato.
In italiano può essere tradotta in senso letterale con “do affinché tu dia” e può intendere il cedere qualcosa in cambio di qualcos’altro oppure uno scambio effettuato in maniera ben definita.
Do ut des: cosa significa e chi l’ha detto
L’espressione, dunque, deriva dal diritto romano e indicava una forma di contratto che implicava uno scambio di oggetti reciproco: io do una cosa a te e tu, di rimando, me ne dai un’altra di valore simile.
L’origine del termine non risale ad una persona ben precisa, ma era in voga nell’intera società romana e ancora oggi è utilizzata all’interno del diritto privato per indicare i contratti di scambio.
La definizione fornita dal vocabolario Treccani è la seguente:
Nel diritto romano, denominazione di un tipo di contratto innominato, che si configura quando la prestazione già eseguita e quella che si aspetta in cambio consistono entrambe nel trasferimento di proprietà di una cosa (permuta). La locuzione (talora sostantivata al masch.) si usa anche con sign. più generico, a proposito di favori che si fanno nella previsione di ricevere adeguato contraccambio.
Questa definizione introduce anche un altro aspetto che è quello del senso figurato che l’espressione ha assunto nel corso dei secoli.
Do ut des: come viene utilizzata oggi?
Oggigiorno, dunque, l’espressione ha assunto un senso più ampio e indica uno scambio effettuato esclusivamente in cambio di qualcosa e per un proprio tornaconto oppure viene utilizzata per enfatizzare in modo negativo lo scambio tra terzi.
L’espressione, però, non ha solamente una connotazione negativa, ma a volte sta anche ad indicare la necessità di un equilibrio nei rapporti tra le persone.
Ad esempio non è inusuale sentir dire che l’amore o l’amicizia debbano essere un “do ut des”, con il significato che tra due persone debba esserci uno scambio reciproco evitando che il rapporto penda solo in un lato o nell’altro.
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