Dodici fili d’oro di Aliske Webb

Dodici fili d’oro di Aliske Webb è la storia di una nonna che tramanda alle sue due nipoti i segreti della tessitura.
E’ un mondo femminile che si schiude e lascia trapelare dolcissimi insegnamenti: ogni quilt è destinato ad avere colori e trame differenti, ma in ognuno, così come lungo il percorso della vita, ci sono dodici fili dorati che rappresentano qualità morali da intrecciare sempre fra loro.
In ogni capitolo del libro, scandito dallo scorrere dei mesi, c’è l’espressione dell’importanza di ciascun filo.

Le lezioni dell’anziana signora, se al principio sembrano solo dei borbottii di chi vive ormai la vita da spettatore, col tempo diventano per le ragazze un appuntamento attesissimo.
Impazienti di diventare grandi prima del tempo, le due nipoti sono animate sempre più dal coinvolgimento in un progetto adulto che le accompagnerà nella costruzione del proprio destino.
La nonna è la radice delle loro esistenze e, come tale, le istruisce ad un’arte antica per poi proiettarle verso il futuro.
Alla conclusione dei dodici fili, con la realizzazione dei due meravigliosi quilt, c’è forse l’ultimo e più difficile passo verso la crescita: la separazione dalla nonna, ma è comunque un momento di unione, fra loro e con la mamma.
Qualcosa di magico, però, è rimasto alle ragazze e sono i fili con cui ognuna di loro deciderà come colorare la propria vita.

E’ un libro dai toni poliedrici, a volte dolci, altre volte ironici, ma scritto con delicatezza e un pizzico di romanticismo che solo un mondo al femminile poteva offrire.
Un’iniziazione ai percorsi della vita che si struttura su consigli mai imposti e mai uniformati, ma plasmati sul carattere di ognuna delle due, sulla loro indole e sulle inclinazioni personali; è un dolce donarsi nella speranza che chi amiamo possa sempre seguire i fili e ritrovare il bandolo della matassa, ritrovare in fondo se stesso.