Dove la terra trema
- Autore: Susanna Jones
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2019
Dove la terra trema (HarperCollins, 2019) scritto da Susanna Jones e tradotto in 20 paesi è un thriller anomalo, basato sull’introspezione, sul percorso interiore della protagonista che sembra vivere più attraverso un velo di sogni e di ricordi che con l’ausilio della logica e della realtà.
Lo stile è diretto, i periodi e le frasi sono brevi, s’imprimono nella testa del lettore come scatti fotografici e non annoiano. Al contrario la velocità e il ritmo sferzante della narrazione contribuiscono a seguire con piacere l’evolversi delle vicende mancando il tempo di riflettere, perché si è coinvolti dagli eventi.
Lucy Fly è una giovane donna che da diversi anni vive a Tokyo, in Giappone. Di lei non sappiamo nulla se non quello che ci viene detto nelle prime pagine attraverso l’alternarsi della prima persona con la terza. Questo significa che è la stessa Lucy a raccontare la sua storia, tranne in alcuni momenti dove si riferisce a se stessa in terza persona.
Questo contribuisce a creare una sorta di distanza tra lei e chi legge e aiuta a comprendere che ci sono diversi squilibri nell’interiorità della protagonista che poi verranno spiegati durante il corso della storia.
Sappiamo subito che è l’amante di un uomo giapponese, Teiji, un fotografo di cui è perdutamente innamorata. A differenza del film, prodotto da Netflix e disponibile sulla piattaforma online da novembre, dove la storia inizia direttamente con il suo arresto mentre tutto il resto lo scopriamo dopo.
Eh, sì, arresto. Perchè Lucy è sospettata dell’omicidio di una sua amica, Lily, il cui corpo pare essere stato trovato smembrato e deturpato poco lontano da casa sua.
Attraverso la sua voce e i suoi occhi e con l’espediente dell’interrogatorio poliziesco, entriamo nella sua vita. Ci sentiamo quasi degli intrusi perché Lucy è riservata, si considera brutta e non ha molti amici. Suona il violino e il suo passato è segnato da un evento tragico che le ha sconvolto la vita.
O almeno, così dovrebbe essere. Perché poi si scopre che nonostante la morte di suo fratello per colpa sua (o no?) Lucy appare sempre imperturbabile, distaccata, quasi fredda, automatica, fino a quando, però, non si parla di Lily o Teiji.
Dal suo racconto appare che i due abbiano avuto una storia e quindi Lucy, con la sua probabile gelosia, sembra essere la candidata perfetta per questo probabile omicidio.
Ma è un omicidio? E quella è davvero Lily? Ma soprattutto, che fine ha fatto Teiji?
Le domande sono tante, come ogni thriller che si rispetti, ma purtroppo le aspettative non sono tutte rispettate. Dove la terra trema sembra promettente, l’atmosfera inquietante è presente, così come la suspense, il ritmo non manca e i presupposti ci sono tutti, ma manca di verve, di intensità, di pathos.
In alcuni momenti sembra una tragedia che assume i toni maccheronici di una commedia e lasciando il lettore a bocca asciutta.
Il finale è prevedibile così come il percorso di redenzione di Lucy che deve prima di tutto imparare a perdonare se stessa.
Il film, invece, è decisamente peggiore. Vuoto, di plastica, incapace di donare vere emozioni, sembra costruito meccanicamente e gli attori marionette senza fili. Mi meraviglio come sia stato girato da Ridley Scott che ha prodotto film bellissimi. In questo caso, questa storia, seppur plasmata dalle sue mani, appare inconsistente.
Dove la terra trema , il cui titolo originale è Earthquake Bird, l’uccello del terremoto è un romanzo che poteva avere fascino, ma che si è rivelato una storia a cui manca il cuore.
Dove la terra trema
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