Due volti, una spia di Mona Newman

Anna e Julie, protagoniste di Due volti, una spia di Mona Newman (Fabbri, 1970), sono due ragazze come tante. Non si conoscono, non si sono nemmeno mai viste, eppure il destino ha in serbo qualcosa di curioso per loro. Perlomeno per una di loro.

Julie è in vacanza a Francoforte con il proprio responsabile. È una vacanza tranquilla, serena, potremmo addirittura definirla noiosa, quasi scontata. Una vacanza che, a causa di una somiglianza, diverrà una vera e propria discesa all’inferno. E la luce in fondo al tunnel sembra allontanarsi sempre più…

Mona Newman ci narra una storia così incredibile da risultare all’istante veritiera. Un gioco del destino che muterà per sempre le vite di persone ignare di ciò che stava accadendo attorno a loro, una vicenda quasi comica, se non fosse per la posta in gioco: la vita. Mona Newman scrive una storia in maniera semplice e decisa, senza tanti giri di parole inutili e noiosi. I suoi sono personaggi minuziosamente dettagliati e non stereotipati, per pagine che allieteranno le nostre giornate.

Due volti, una spia è una storia dedicata a chi vuole abbandonarsi un po’, lasciando scorrere tutto ciò che lo circonda, senza l’ansia di guardare l’orologio. Pagine che scorreranno veloci mentre la vita della protagonista sembrerà sempre sul punto di collassare su se stessa.
Un libro piacevole: una dote che non è sempre facile trovare, soprattutto al giorno d’oggi.