E così fu di Stefano Malvestio

Il volume è un diario fotografico realizzato durante una spedizione scientifica in Dancalia, la Terra del Diavolo, tra l’Etiopia, la Somalia ed il Mar Rosso.
Qui il territorio, vietato al turismo, rappresenta uno dei luoghi più inaccessibili della Terra, e sembra riassumere tutti i passaggi più importanti della sua creazione: dai vulcani attivi alle colate laviche, dai deserti sabbiosi alle lande salate, dai frutti della terra agli animali ed infine all’uomo.
Lo scopo di questo viaggio voleva essere quello di tentare di perdere un po’ del mio prezioso tempo nel modo più fiabesco e sostanziale possibile. Svuotarmi e denudarmi di tutte le mie certezze e convinzioni e - una volta vuoto e nudo - di riempirmi di sapori e saperi diversi, molto diversi.
Uscire dalla strada asfaltata che richiama spesso alla competizione per avventurarmi in sentieri sconnessi, in piste non battute, in deserti inospitali, veri vettori di solidarietà!
Resistere alle tentazioni conformiste e risvegliare il sentimento di umanità camminando a diecimila leghe dalla felicità commerciale del Grande Sistema cui faccio parte. Provare, nel partire, a scommettere sulla vita, sull’avventura, sul rischio, ma anche sull’altro, sull’incontro, sull’ospitalità, sull’amore. Quindi provare a sentirmi vicino alla lontananza e consanguineo dei diversi.
Il viaggiare ed il camminare sono inviti al distacco, all’intimità, al tacere per meglio ascoltare.
Una bella sfida per un uomo contemporaneo come me!
Per questo ho deciso di accompagnare il mio racconto per immagini con le parole della Genesi.

Stefano Malvestio

Nato a Mirano (VE) nel 1964, vive con la moglie ed i figli a Bassano del Grappa (VI).
Dottore in scienza politiche, lavora per un importante gruppo bancario.
E’ istruttore di nuoto, di mountain bike, di rafting e di nordic walking.
Ha pubblicato Dove la terra era acqua (Inveneto 2003), La Ciclovia del Brenta (Ediciclo 2007), La Ciclovia del Sile (Ediciclo 2008).