Elogio della lettura
- Autore: Michèle Petit
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Ponte alle Grazie
- Anno di pubblicazione: 2010
"Leggendo possiamo prendere il nostro tempo, invece di doverci adeguare a quello altrui, all’agitazione della nostra società così maniaco-depressiva, al ritmo degli obblighi scolastici o professionali, al movimento accelerato dei giochi elettronici, della pubblicità, dei videoclip, dei talk-show televisivi"
Questo saggio è frutto di uno studio su un campione di lettori di varia estrazione sociale, svolto dall’antropologa Michèle Petit. Sono anni che sentiamo parlare di crisi del libro, soprattutto in Italia dove si legge sempre meno e male. Ma perché, poi, dovrebbe essere necessario leggere? A che cosa serve la lettura?
Michèle Petit non fornisce ricette banali e risposte stereotipate a tali domande, bensì, attraverso l’ascolto delle esperienze di un variegato popolo di lettori, giunge alla conclusione che leggere è un esercizio valido per definire meglio la propria personalità. Per costruire sé stessi. Per accedere alla propria interiorità. E questo indipendentemente dal genere di libro che abbiamo in mano: il processo, infatti, è disconnesso dalla suddivisione tra libri cosiddetti utili e quelli di puro intrattenimento.
La lettura diviene pertanto necessità vitale, non finalizzata unicamente a farsi una cultura da sfoggiare magari nei salotti o tra gli amici. La lettura permette la scoperta di sé stessi. E’ un viaggio interiore attraverso cui il lettore, in solitudine, ha la possibiltà di scoprire le sfumature recondite dell’anima, di conoscersi quindi meglio e in profondità. Nel libro ritroviamo parole ed emozioni che ci appartengono. Le parole scritte, nero su bianco, da un altro possono diventare specchio di noi stessi.
Leggere è inoltre una valida terapia contro il dolore, il disagio e le nevrosi dell’esistenza. Non soltanto un passatempo, ma anche e soprattutto un aggiungere mattoncini alla definizione della nostra personalità.
Leggere è dare un senso alla vita, viaggiando con la mente per scoprire e conoscere nuove frontiere e nuove dimensioni.
Per leggere dobbiamo isolarci, ma al contempo entriamo in stretta relazione con quanto ha da dirci l’autore del libro.
Il libro, insomma, è una sorta di avventurosa esplorazione che può disvelare stimolanti ed inattese prospettive di vita.
Da non sottovalutare, in aggiunta, che la lettura aiuta a sviluppare la fantasia, l’intuito, la capacità di analisi da utilizzare nei più diversi ambiti della nostra quotidianità.
Un elogio insolito e originale al picere e alla funzionalià della lettura.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Elogio della lettura
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