Emarginati. Una storia d’amore
- Autore: Susan M. Papp
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Giuntina
- Anno di pubblicazione: 2020
Una storia dolorosa che, in anni recenti, il testimone Yitzhak Livnat è riuscito a raccontare a Susan Papp.
Yitzhak Livnat, nome assunto in Israele da Sandor/Suti Weisz, è un ebreo ungherese deportato ad Auschwitz-Birkenau e sopravvissuto, come le sorelle Aliza e Hedy e il fratello Bondy. Susan Papp, cognata di un altro personaggio della storia, Tibor Schroeder, ne riporta il racconto in Emarginati. Una storia d’amore (Giuntina, 2020, traduzione di V. Dentella): Tibor era innamorato di Hedy, che però gli era stata drammaticamente sottratta dalla deportazione nel lager durante i tempestosi anni in cui l’Ungheria, divisa tra l’occupazione nazista e l’arrivo dei sovietici, aveva vissuto vicende terribili, nelle quali non erano stati coinvolti i soli cittadini ebrei, ma anche tutti gli altri, depredati di tutto, patrimoni, case, terre, attività.
La lunga narrazione, storia vera, è corredata da fotografie originali, che visivamente testimoniano le vicende dei personaggi e l’Europa dell’est durante la prima metà del 900, a partire dal 1928.
Una narrazione che risente in ogni pagina del dolore, della perdita della propria identità, della ricerca di una riabilitazione, malgrado la paura, la deportazione, la fuga, i nascondigli, il terrore di non riuscire a sopravvivere.
Una carta geografica posta all’inizio del volume descrive l’Ungheria nel ventesimo secolo. La città di Nagyzollos, da cui parte il racconto, ora è in Ucraina, conquistata dai Sovietici nel corso della tempestosa prima parte del ventesimo secolo, dopo essere diventata parte della Cecoslovacchia prima dell’occupazione nazista. La storia ungherese, così complessa e dolorosa, viene ripercorsa attraverso le vicende delle due famiglie protagoniste della narrazione, i Weisz (ebrei) e gli Schroeder (gentili), che incrociano le loro strade attraverso l’amore impossibile di Tibor per Hedy.
Non ci sarà il progettato matrimonio fra i due giovani, il nazismo antisemita spazzerà via i loro sogni, e dovremo seguire il racconto parallelo dei protagonisti. I superstiti della famiglia Weisz, sterminata nel lager di Auschwitz, riusciranno, dopo la liberazione dei campi, a costruirsi una nuova vita in Israele e in Canada. Sopravvivranno a stento gli Schroeder, privati di tutto e costretti a vite impossibili sotto i dominatori sovietici.
“Forse perché geograficamente era il punto d’incontro tra la Grande Pianura ungherese e i Carpazi, o forse perché vi convivevano etnie e religioni diverse, la Karpatalja è divenuta la culla di scrittori, poeti, leggende e circostanze incredibili.”
Incontriamo tutti i numerosi personaggi che popolano questa storia epica alla fine della loro esistenza, tra Toronto, Montreal, New-York, Israele. Sono custodi e testimoni della Memoria ed Emarginati, attraverso racconti, immagini, foro d’epoca, è un documento importante, per i lettori italiani che lo leggono nella traduzione di Vittoria Dentella per Giuntina, per conoscere dettagli di storia dell’Europa orientale ancora poco noti o addirittura sconosciuti.
Il libro è dedicato alla piccola Ikuka Weisz, giustiziata a dodici anni appena giunta ad Auschwitz nel 44, mentre i volti di Karola, Domokos, Bela, Picke, Hedy, Tibor, ci sorridono nelle fotografie e brani delle lettere che si scambiavano ci raccontano un amore più forte della guerra e della deportazione.
Emarginati: Una storia d'amore (Vite)
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Emarginati. Una storia d’amore
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