Emmeline di Estelle Hunt

“E qui sta l’inganno, mio tesoro, perché nonostante tutti i movimenti per l’emancipazione femminile non è cambiato proprio nulla. La nostra libertà è solo un orpello fittizio, smettiamo di dipendere da un uomo per pesare su un altro”.

La stagione di feste e balli a Londra per le ragazze di buona famiglia provenienti dalle campagne inglesi alla fine dell’Ottocento era l’unica possibilità di riscatto sociale ed economico. Contrarre un matrimonio, infatti, con un giovane nobile e ricco era un ottimo investimento per il futuro. Non mancavano i matrimoni d’amore: quelle giovani coppie cioè che ribellandosi ai genitori e alle convenzioni imposte dai tempi si sposavano di nascosto senza il consenso della propria famiglia. Questo era avvenuto tra Margaret, figlia di una nobile famiglia londinese, e Edward, figlio di un piccolo proprietario terriero dell’Hampshire. Quando quindi le due giovanissime e bellissime figlie, Emmeline e Anais, debuttano in società, la maggior parte dei membri dell’aristocrazia le evita anche se la semplicità e naturalezza delle due ragazze attira l’attenzione di alcuni giovani nobili. Uno di loro è Julian York, prossimo marchese di Newbury, intimo amico del duca di Sheffield e del Principe di Galles, che s’innamora perdutamente di Emmeline e le chiede di sposarlo. Emmeline, da sempre segretamente innamorata di lui, non può che accettare e vivere in pieno quell’amore. Un ricatto crudele del padre non permette a Julian di mantenere la promessa fatta e lo costringe a sposare, contro il proprio volere, la crudele e arrivista Charlotte, che gli darà presto il tanto voluto erede. Devastata dal dolore, Emmeline parte per New York, insieme alla sorella Anais, qui s’immergerà nel mondo dorato dell’alta società americana e soprattutto incontrerà Charlie Hamilton, bello, ricco, determinato a renderla sua moglie.

“Emmeline” (Narcissus, 2015), romanzo storico di Estelle Hunt, mette in contrapposizione i salotti raffinati di fine secolo di Londra, luoghi d’intrighi e scandali, con la quiete della vita delle antiche mansions delle tenute inglesi e inoltre il perbenismo britannico con il diffondersi delle nuove idee dell’American Women Suffrage Association" di New York . Grazie alla presenza di donne straordinarie come la nonna, Giorgiana, le cugine McDonald, Gabrielle, per Emmeline e Anais inizia una nuova vita. L’autrice preferisce approfondire la storia d’amore tra Emmeline e Julian con seguente lieto fine, ma io preferisco invece la descrizione accurata di uno spaccato della società inglese in contrapposizione con quella americana e in particolar modo l’arcobaleno di sentimenti raccontati con maestria.