False testimonianze. Come smascherare alcuni secoli di storia anticattolica
- Autore: Rodney Stark
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Casa editrice: Edizioni Lindau
- Anno di pubblicazione: 2016
Con False testimonianze. Come smascherare alcuni secoli di storia anticattolica di Rodney Stark la casa editrice Lindau ci ha offerto un ottimo strumento per liberarci da molte notizie fasulle che continuano a perdurare nella cosiddetta "cultura di massa".
Stark affronta con ordine e perizia parecchi luoghi comuni anticattolici in una trattazione corredata da riferimenti bibliografici precisi, ma che non rinuncia a un taglio divulgativo.
Purtroppo, le nozioni di storia generale di cui molti italiani sono in possesso sono spesso intaccate da una buona quantità di luoghi comuni più o meno recenti, e più o meno utili alla narrazione ideologica imperante: il progressismo “liberal” di filiazione statunitense.
Proprio dagli Stati Uniti, però, viene il testo di uno studioso che può aiutare a sconfiggere dannosi pregiudizi: False testimonianze. Come smascherare alcuni secoli di storia anticattolica (Lindau, 2016, trad. Franca Genta Bonelli). L’autore è Rodney Stark (1934-2022), accademico, storico e sociologo delle religioni.
Si tratta di un testo accurato, ma che denota anche notevoli capacità divulgative: i capitoli sono ben impostati e oltre alla bibliografia offrono anche brevi biografie e giudizi inerenti agli storici e gli autori citati.
Nella sua prefazione Stark premette:
Non sono cattolico e non ho scritto questo libro per difendere la Chiesa. L’ho scritto per difendere la storia.
E a questa professione d’imparzialità si attiene in tutte le parti del libro, che nel loro insieme sono utili anche per un ripasso storico quasi completo.
Molte sono le leggende smontate dallo studioso d’oltreoceano, eccone una parte: il mito secondo il quale nel medioevo gli europei erano convinti che la Terra fosse piatta è un’invenzione del romanziere Washington Irving (1783-1859), autore di una biografia fantasiosa di Cristoforo Colombo; i cosiddetti vangeli apocrifi non furono “fatti sparire” dalla Chiesa, bensì scartati poiché invalidati da assurdità, falsificazioni e inclinazioni gnostiche che restringevano la salvezza a un ridotto gruppo di iniziati; il concilio Vaticano II non segnò un cambiamento netto nelle posizioni della Chiesa riguardo agli israeliti, ma rielaborò insegnamenti tradizionali adattandoli al linguaggio dei tempi. La propaganda d’odio contro il Cattolicesimo nacque coi protestanti e proseguì con l’illuminismo, e affrontando i due periodi storici Stark chiarisce che l’avvento del protestantesimo non favorì affatto la libertà di pensiero e che i maggiori scienziati europei del Settecento furono credenti.
Un atteggiamento in voga tra i progressisti dei nostri giorni è l’islamofilia sperticata e in particolare l’esaltazione della supposta tolleranza della Spagna islamica, ma anche qui si tratta di una mistificazione carnascialesca, escogitata per fini politici legati all’attualità.
Nella Spagna sottomessa ai musulmani gli ebrei non furono esenti da persecuzioni crudeli e questo è dimostrato anche dalla biografia di Mosè Maimonide (1135-1204), noto intellettuale ebreo frequentemente citato a sproposito:
Nel 1148, la famiglia di Maimonide finse di convertirsi all’islam quando agli ebrei di Cordova fu ordinato di diventare musulmani o andarsene, sotto pena di morte.
Si noti come la maggior parte degli storici, quando riferiscono che, nel 1492, Ferdinando e Isabella ordinarono agli ebrei di Spagna di convertirsi al cristianesimo o andarsene, dimentichino di rilevare che i musulmani avevano imposto la stessa alternativa nel XII secolo. E non dicono neppure che molti ebrei, che scelsero di lasciare la Spagna piuttosto che fingere di convertirsi, si stabilirono nelle aree cristiane della Spagna settentrionale. In ogni caso, dopo undici anni in cui avevano finto di essersi convertiti, Maimonide e i suoi famigliari ebbero tanta paura di essere scoperti che fuggirono in Marocco, dove continuarono nella loro finzione. Pertanto, da adulto, il più celebrato pensatore medievale ebreo si finse musulmano.
La sua storia rivela con tutta evidenza che, come ha detto così bene Richard Fletcher:
La Spagna moresca non fu una società tollerante e illuminata neppure nella sua epoca più colta.
Viene giustamente ricordato anche che:
Nella sola Granada migliaia di ebrei furono massacrati verso la fine dell’XI secolo, cosa regolarmente taciuta in molte descrizioni storiche della “gloriosa” Granada. Allo stesso modo, i biografi occidentali di Maometto sono restii ad ammettere (o rapidi nel giustificare) che il primo massacro di ebrei da parte di musulmani avvenne a Medina, quando Maometto fece decapitare tutti i maschi ebrei adulti (circa settecento) dopo averli obbligati a scavarsi la fossa.
Un’altra convinzione balzana delle maestrine progressiste italiche è che “la lotta alla schiavitù non è stata una battaglia della Chiesa”, una frase fatta sbugiardata già dalla semplice costatazione che Tommaso d’Aquino scrisse che la schiavitù è peccato, nonché dai testi redatti nei secoli da altri Santi e Papi.
Tutto il mondo antico conosceva la schiavitù ed essa fu messa al bando per la prima volta in contesti cristiani e prima dei viaggi di Colombo.
Tuttavia la più becera delle cantilene dei progressisti è probabilmente quella secondo la quale le crociate sono presentate come guerre nate per fini puramente economici, quando in realtà innumerevoli studi storici, da ben più di un secolo, hanno dimostrato che i costi di quelle guerre furono inferiori ai guadagni e che gli unici stati europei ad averne realmente tratto profitto (collateralmente) furono le repubbliche marinare italiane. L’assurda interpretazione delle crociate come fenomeno antesignano del colonialismo nacque nel XX secolo nella storiografia turca, che tracciò un parallelo tra gli attacchi all’integrità dell’impero ottomano (in verità mal sopportato da buona parte dei musulmani non turchi) e la nascita degli stati cristiani in Palestina.
Questa è solo una porzione degli argomenti che sono sviscerati in False testimonianze, ottimo rimedio contro la pseudo-cultura laicista a buon mercato attuale, delle paginette Facebook delle streghe e dei neopagani da osteria.
Coloro che si fingono i più informati, e addirittura i più intelligenti, propagano delle fandonie e bisogna fare di più per smentirle risolutamente.
Ciò che questo libro non tratta, e che quindi lascia al lettore, è la riflessione sul perché il progressismo occidentale disprezzi tanto i cattolici e porti in palmo di mano l’islam sino a giustificare il terrorismo. Tuttavia questa tendenza autolesionistica potrebbe essere riconducibile a un tratto proprio del cosiddetto “Occidente” a guida liberal: i popoli che non sentono più di avere un ruolo proprio e unico nella storia dell’umanità si riconoscono come sudditi di altri e accettano la possibilità di scomparire.
Un suicidio: questa è l’azione che preparano i popoli italici ed europei nel momento in cui rifiutano la loro storia cristiana, solo perché cristiana.
False testimonianze è un libro da comprare e da raccomandare agli amici, e da far leggere soprattutto ai più giovani.
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