Falso allarme
- Autore: Bjørn Lomborg
- Genere: Scienza
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2024
Con le corpose e numerose pagine del suo Falso allarme. Perché il catastrofismo climatico ci rende più poveri e non aiuta il pianeta (Fazi editore, 2024, traduzione di Michele Zurlo), lo scrittore Bjørn Lomborg viene percepito come uno arroccato su posizioni conservatrici, un ambientalista che ha preparato questo tomo per fare un dispetto agli scienziati che battono il chiodo sul cambiamento ma senza dare una spiegazione univoca.
Lomborg non scrive che le cose andranno bene ma che si aspetta un avvenimento che accadrà tra moltissimo tempo, mentre i bambini etiopi muoiono ogni giorno o le ragazzine asiatiche vengono violate più volte in ventiquattro ore. In fin dei conti, del cambiamento climatico l’interesse è confinato in Europa e negli Stati Uniti; negli altri paesi non suscita nulla, nessuno ne parla perché hanno problemi quotidiani di ben altro tipo.
Basti pensare all’articolo del 2017 del giornalista Wallace-Wells sulla rivista "New York" che descriveva un futuro apocalittico, scrivendo fatti che non avevano nessuna fonte ma che era stato pubblicato per spaventare le persone che erano distratte da cose attuali, col giornalista che fece un passo indietro e si scusò ma che nel frattempo aveva scritto un libro sulla scia dell’articolo che divenne un best seller. Molto triste che pochissimi uomini e donne si siano arricchiti su un problema reale, molto più diluito nel tempo.
I bambini, che sono più svegli di noi, si rifiutano, non tutti deo gratias, di studiare, perché ascoltando le parole dei genitori o dei grandi, o ancora la televisione, giocando sul laptop, pensano che tanto moriremo tutti a breve.
Scrive a questo proposito Lomborg:
Sinceramente, non credo sia in atto una sorte di grande cospirazione finalizzata a promuovere storie allarmistiche sulla crisi ambientale.
Tuttavia, ricordo che le aziende, i media, i politici traggono vantaggio da una simile narrazione. Per dire, alcune persone residenti a Los Angeles, negli anni Ottanta del secolo scorso, furono invogliate a comprare maschere antigas solo che nessuno le indossò, perché paradossalmente era più salubre respirare i gas di scarico delle macchine.
È stato un "fiasco" anche mettere insieme il cambiamento climatico con la sovrappopolazione, con la solita "apocalisse del clima". Anche se ci fa male dirlo, perché più siamo meno valiamo come persone "uniche" e irreversibili, il nostro pianeta può sopportare anche due miliardi di uomini e donne in poco tempo, più i nostri quasi nove miliardi. Ma devono cambiare la politica, i media e il risultato finale delle guerre fratricide.
Il libro di Bjørn Lomborg alterna positività, ma senza sprazzi di ingenuità. Se pare che dica delle scempiaggini, è bene sottolineare che è tutto documentato, fotocopiato e analizzato.
Falso allarme. Perché il catastrofismo climatico ci rende più poveri e non aiuta il pianeta
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