Fanne Due
- Autore: Gianluca Bellabarba
- Anno di pubblicazione: 2011
Chi non si ricorda il suo primo mezzo a due ruote? Chi non ha atteso con ansia di compiere il quattordicesimo anno di età per salire finalmente in sella ad un motorino ed estendere sensibilmente il suo "raggio d’azione"?
Di questo e di tutto ciò che gira attorno a quei ciclomotori, negli anni clou dell’adolescenza, ci racconta G. Bellabarba nel suo primo lavoro: Fanne Due (edito da Cicorivolta).
Un gradevole mix di amicizie per la pelle, corteggiamenti sui generis, corse da motomondiale, musica rock, voglia di evadere e, a volte, ove necessario, anche di menar le mani.
È per questo che lo definirei un libro "generazionale". Chi è nato negli anni ’60 e ’70 e forse anche oltre, non può non aver vissuto situazioni simili o almeno esserci passato vicino.
Una generazione alla quale bastava avere qualche litro di miscela nel serbatoio per sentirsi liberi.
Sulla copertina si intravede una "timida" scritta, messa tra parentesi, che lo inquadra come "romanzo".
Ma forse è un "romanzo raccontato" o un "racconto romanzato", perché, leggendolo da cima a fondo, si ha l’impressione di entrare nella vita di un gruppo di adolescenti fine anni ’80 e non in quella di qualche protagonista di fiction dello stesso periodo.
L’amicizia viene fuori nelle sue forme più nobili, compresa quella di non vedere di buon occhio chi "tradisce" o "approfitta di...".
Molte espressioni in lingua straniera, forse troppe, ma che danno comunque una forte idea di ricerca di ambienti con regole meno restrittive, con consuetudini più libere e con mentalità più aperte.
La scelta dell’autore, alquanto insolita, del racconto in prima persona e dell’approcciare il lettore in seconda, sembra voler
riprodurre l’ambiente del bar. Il Mexico Bar, per l’esattezza, dove i ragazzi motorizzati si incontrano, "cazzeggiano", pianificano e da cui poi partono per le mete più disparate.
L’uso centellinato delle virgole e, in generale, della punteggiatura, fa pensare a racconti buttati giù di getto, senza stare tanto a riflettere. Stesso dicasi per "frasi" molto dirette, al pari dei titoli di giornale, dove spesso la sequenza soggetto-verbo-predicato viene a mancare e sacrificata sull’altare dell’immediatezza e della spontaneità.
In conclusione un libro "leggero ma non troppo", dove trentenni e quarantenni in primis potranno ritrovare qualche piacevole déjà vu, farcito da uno humor a metà tra l’inglese e il fantozziano.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Fanne Due
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Fantastico! Spero di leggere altri libri da quest’autore emergente! Aspettiamo il film?
Bel libro. Confermo. Per il film, ci vorrebbe un regista smanettone! 😉
Qualcuno sa dove trovare il libro a Torino?
Non sono riuscito a trovarlo nelle librerie del centro
e online mi dicono "attesa 15 giorni"!
Ti conviene ordinarlo online, Teodor.
Ho fatto fatica anch’io a trovarlo in libreria a Piacenza e alla fine me l’avrebbero ordinato loro, quindi l’ho preso direttamente dal sito IBS.it con 2,30 Euro di spedizione ed e’ arrivato dopo circa due settimane.
Soldi spesi bene, comunque. Libro molto divertente con risvolti interessanti. 😉
Ciao
Grazie woodstock, alla fine l’ho preso online.
Ben riuscito l’esperimento dell’entrata nella vita di un gruppo di adolescenti fine anni ’80, come se fosse uno di loro a farlo, nello stesso tempo e misura. Degno di nota anche il valore dato all’amicizia che spunta fuori sue forme più alte.
"Scivolo lentamente col sedere sulla sella, schiaffo dentro la
seconda, accelero, pizzico la frizione di scatto e mi faccio
qualche decina di metri sulla ruota posteriore, con lo sterzo
a 45 gradi che guarda a manca, e il fanale indeciso se
illuminare il cielo o gli ultimi piani degli edifici al di là della strada."
Ricorda qualcosa a qualcuno?! 🙂
Ah i vespini con la croma.....e le adolescenti tedesche dell’adriatico..... 😄
Consigliato
I like it
L’estate lungo l’Adriatico sui motorini truccati, alla ricerca costante di turiste facili. Che ricordi, ragazzi! 😉