La fiera della media e piccola editoria Più libri Più liberi 2022 si è aperta per la prima volta al fenomeno dei BookToker, gli influencer dei libri nati su Tik Tok.
Sabato pomeriggio all’Arena Robinson la giornalista di Repubblica Sara Scarafia, che ha condotto diverse inchieste sull’argomento, ha dialogato con le nuove star del web che oggi rappresentano una grande opportunità per la media e piccola editoria.
Corteggiati, ricercati, vezzeggiati dalle case editrici, i BookToker sono le celebrities del momento: un libro letto e consigliato da loro può rappresentare una vera e propria miniera d’oro, un boom di vendite assicurato, un passaparola inesauribile tra lettori e lettrici. Ma qual è il loro segreto? Perché gli influencer dei libri si stanno rivelando una carta vincente per l’editoria contemporanea? Come si sta evolvendo la lettura sui social?
Sara Scarafia ha intervistato i BookToker più famosi del web nello spazio aperto dell’Arena Robinson di PLPL, cercando di carpirne tecniche e segreti per svelarli al pubblico. Tik Tok rappresenta un’opportunità per l’editoria?
Scopriamo di più su questo fenomeno di tendenza.
Il dialogo dei BookToker all’Arena Robinson di Più libri Più liberi
All’Arena Robinson c’erano proprio tutti: Emilio Fabio Torsello e Mara Sabia de La setta dei poeti estinti, il prof Daniele Colucci che tratta la letteratura classica e la mitologia, Simone Terreni che promuove la lettura de La Divina Commedia sui Tik Tok sino ai giovanissimi come Magdalena Rosa di @magsbook, Elisa Alfano di @leggoromance, Elisa Lunardelli di @booksbyelisa, Giulia Salaccione in arte @laclizia, Rita Nardi di @pensieri_come_parole.
Ognuno ha il proprio ambito di specializzazione e le proprie preferenze, ma un’unica passione comune per la lettura.
Secondo i dati l’influenza di Tik Tok sul mercato editoriale è in costante crescita: molti fenomeni bestseller sono generati proprio dalla rete. Il titolo dell’incontro Attenti ai booktoker! vuole essere, al contempo, un segnale e un monito.
Il social network più seguito del momento dai giovanissimi può rappresentare uno strumento utile per divulgare cultura. Si può utilizzare Tik Tok, ad esempio, per divulgare poesia, come spiega Emilio Fabio Torsello de La setta dei poeti estinti:
La poesia di per sé stessa è qualcosa di cui abbiamo bisogno. Se qualcuno di noi, per esempio, sta vivendo un brutto periodo o al contrario si sente felice e legge la poesia giusta al momento giusto: ecco la poesia ci fa sentire meno soli. Ci fa sentire capiti e interpretati dal poeta. Portarla su Tik Tok è stata una sfida, perché non ci siamo limitati a raccontare solo i grandi poeti ma anche le strutture delle liriche, le figure retoriche, l’analisi del testo.
Il progetto de La setta dei poeti estinti nasce infatti con un preciso scopo divulgativo: i video di Emilio Fabio Torsello, giornalista, e di Mara Sabia, docente di lettere e poetessa, hanno una platea di pubblico vasta perché suscitano curiosità e riescono a dare spiegazioni brevi e illuminanti su etimologie, figure retoriche e curiosità letterarie intriganti.
Abbiamo fatto tutta una serie di video dedicati alle figure retoriche utilizzate in poesia e le abbiamo spiegate in maniera semplice, non pesante come viene spesso trattata su libri e manuali scolastici.
Come dichiara anche il professore di lettere Daniele Colucci che, prima su Instagram e poi su Tik Tok, è diventato una star lo scopo dei video sui social deve essere essenzialmente:
Accendere la luce e far venire curiosità alle persone. Da una serie sulla mitologia è nato il mio libro Io sono Persofone, pubblicato da Rizzoli qualche mese fa.
Colucci su Tik Tok è seguito anche dai suoi studenti, che si divertono nell’ascoltare le sue lezioni extrascolastiche. Però, dichiara lui con una punta di sconforto, spesso le domande principali che gli rivolgono sono legate alle dinamiche occulte del social network: qual è il trucco per ottenere più followers? Ciononostante il prof Colucci cerca di puntare più sulla qualità che sulla quantità delle interazioni.
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Grande successo anche per Simone Terreni, l’imprenditore che su Tik Tok ha reso la Divina Commedia accessibile a tutti, dimostrando al grande pubblico che Dante è sempre contemporaneo proprio per la sua capacità di parlare un linguaggio popolare. L’opera di Dante Alighieri nacque proprio per uso e consumo del volgo, ed è proprio al popolo che Terreni intende restituirla riattualizzandola per aiutare tutti a “superar lo Inferno”.
Ci sono infine i giovanissimi: una community di intrepide BookToker che sono le stelle nascenti del web. Il loro segreto? Secondo la giornalista Sara Scarafia è proprio la semplicità. Sono giovani, appassionate e curiose, si mostrano in video con un volto acqua e sapone, spesso vestite in tuta oppure in pigiama prima di andare a dormire e vantano una community di milioni di followers. Sono proprio queste ragazze che leggono a fare grandi numeri e a dettare le regole del mercato editoriale.
Non c’è nessun trucco di vendita, nessun piano di marketing dietro ed è proprio questo che le rende vincenti.
Consiglio un libro come se lo dovessi consegnare a un amico o a un’amica.
Afferma con leggerezza Elisa Lunardelli di @booksbyelisa. Il segreto è tutto qui: schiettezza, semplicità e trasparenza.
La diciottenne Magdalena Rosa di @magsbook, che su Tik Tok è una delle BookToker più seguite, racconta che l’idea di aprire un canale le era venuta durante la pandemia. Non aveva nessun amico con cui condividere le proprie letture ed ecco che il mondo del web le offriva improvvisamente una piattaforma di comunicazione che in breve tempo è diventata un trampolino di lancio.
Ora @magsbook è corteggiatissima dalle case editrici che le chiedono di promuovere i loro libri, ma lei cerca di ritagliarsi un margine di indipendenza. Consiglia solo i libri che ama davvero ed è proprio questo “patto di fiducia” a garantirle la fedeltà incondizionata del suo pubblico.
Credo che il segreto sia la passione. Se vedi una persona che parla di un libro e le brillano gli occhi, allora capisci subito che è sincera, ti trasmette l’emozione che le ha suscitato quella lettura.
Spiega Magdalena, dimostrando al pubblico che il mondo dei BookToker è pulito, trasparente e libero dalle dinamiche del marchettismo editoriale.
Le altre BookToker sono d’accordo: ciascuna esprime la propria opinione ed è proprio questa pluralità di voci, concordi o discordi, a fare di Tik Tok uno spazio aperto in cui l’utente si sente a suo agio. Le BookToker hanno opinioni e gusti differenti: c’è chi, come @laclizia, consiglia i classici e porta i suoi followers a rileggere insieme Le notti bianche di Dostoevskij, e invece chi come Elisa di @leggoromance predilige le storie romantiche e l’autrice fenomeno dell’anno, lanciata proprio da Tik Tok, Colleen Hoover.
Non c’è un libro giusto e uno sbagliato su Tik Tok, ognuno può leggere ciò che gli piace in totale libertà. Forse proprio in questa trasparenza - in questa totale libertà che riprende il tema della Fiera della media e piccola editoria Più libri Più liberi - risiede il segreto del successo di questa nuova piattaforma di promozione della lettura.
I BookToker a PIù libri Più liberi 2022: una nuova cultura?
Le parole conclusive dell’evento sono affidate al giornalista di Repubblica Dario Olivero che viene interpellato in proposito dalla collega Sara Scarafia.
Qual è l’opinione di Olivero sul fenomeno BookToker? Lui risponde così, mettendo a tacere le malelingue:
Non voglio sentir dire dagli intellettuali quella su Tik Tok non è cultura, quella è un’altra cosa. Secondo me una cosa più è democratica più è cultura. E comunque voi BookToker arrivate dove noi, giornalisti e critici, non arriviamo e quindi siete più democratici di noi in questo momento.
Una rilettura trasparente e acuta del fenomeno che sta facendo impazzire il web. C’è la passione, c’è la genuinità e anche la competenza: i BookToker convincono perché sono veri e hanno scoperto che la lettura, oggigiorno, può essere declinata persino nel digitale e diventare un’azione condivisa. Si tratta, forse, di un progressivo processo di svecchiamento della parola “Cultura” spesso - a torto - relegata all’ambito puramente accademico.
Il futuro dell’editoria passa innanzitutto dai lettori: e bisogna riconoscere che i lettori oggi si trovano nel metaverso, si affidano a nuovi consigli di lettura, al passaparola generato da video virali su Tik Tok in cui ritrovano condivisione, amore autentico per i libri e quella passione che accende lo sguardo durante la lettura generando così una vibrazione condivisa.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il fenomeno BookToker a Più libri Più liberi 2022: editoria e nuove tendenze
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