Il feuilleton o romanzo d’appendice consiste, semplicemente, in un romanzo pubblicato a puntate su un periodico o su una rivista.
Oggi il termine viene spesso usato con una connotazione in parte negativa, che fa esclusivo riferimento alle caratteristiche più vistose del genere (o sottogenere) letterario, tra cui spiccano un intreccio fitto di colpi di scena e dei protagonisti numerosi e spesso stereotipati. In realtà, però, il feuilleton è stato fondamentale per lo sviluppo del romanzo e della narrativa, e molti romanzi che hanno fatto la storia e che ancora oggi sono considerati dei classici sono stati pubblicati proprio a puntate, dal Conte di Montecristo all’Ulisse, da Ventimila leghe sotto i mari al Giardino segreto, da Guerra e pace, pubblicato in ben quattro anni, fino al Miglio verde, pubblicato nel 1996.
Cos’è e come nasce il feuilleton? Quali sono i romanzi d’appendice più famosi? Scopriamolo insieme.
Cos’è il feuilleton?
Con il termine feuilleton (diminutivo francese della parola foglio) si indicava in origine la zona di un giornale a fondo pagina. A metà Ottocento in questa zona dei quotidiani erano solitamente ospitati i romanzi a puntate (chiamati anche romanzi d’appendice), tanto che col tempo il termine è passato a indicare per metonimia il genere (o sottogenere) letterario stesso.
Insomma, molto semplicemente: il feuilleton o romanzo d’appendice è un romanzo che viene pubblicato a puntate su un quotidiano o una rivista.
Un romanzo pubblicato secondo queste modalità, dilatando una storia nel tempo, ha la necessità di creare suspense nei lettori e fidelizzarli, perché continuino a comprare il quotidiano. Non solo: spesso il pubblico che si cercava di coinvolgere era un pubblico vasto e non particolarmente colto.
Per questi motivi il feuilleton, dal punto di vista strutturale e contenutistico, ha alcune caratteristiche fondamentali: la narrazione è ricca di vicende intricate, di personaggi (spesso contrapposti nettamente in buoni e cattivi) e di colpi di scena improvvisi.
Da qui deriva l’accezione spesso non particolarmente positiva che il romanzo d’appendice ha oggi. Tuttavia, è essenziale fare due importanti considerazioni: anzitutto, il tipo di coinvolgimento per l’epoca si può assimilare a quello che oggi forse cerchiamo in una serie tv e non a caso il romanzo d’appendice inizia a decadere solo dopo la seconda guerra mondiale, con l’arrivo del fotoromanzo prima e della fiction televisiva poi; in secondo luogo, non va dimenticato che moltissimi romanzi pubblicati nel corso dell’Ottocento (e non solo) che oggi reputiamo capolavori e classici imprescindibili sono stati pubblicati proprio a puntate su riviste francesi, inglesi, italiane, russe...
Come nascono i romanzi d’appendice
L’origine del romanzo d’appendice si fa risalire al quotidiano francese "Journal des Débats", che era solito pubblicare nella parte bassa delle pagine notizie di taglio culturale, soprattutto critica teatrale. Nel 1831, lo scrittore Honoré de Balzac intuì le potenzialità promozionali di questo spazio e decise di anticipare alcuni capitoli dei suoi romanzi sul giornale per creare nel pubblico un interesse pronto ad accogliere poi l’uscita effettiva del libro (tecnica pubblicitaria ancora oggi diffusa).
L’avvento definitivo del feuilleton si ebbe però cinque anni dopo, con la fondazione del quotidiano "La presse". Il giornale, che aveva come obiettivo quello di essere un periodico a basso costo, capì che per mantenere questo requisito era necessario creare una larga base di lettori fidelizzati. Per farlo, decise di sostituire completamente la propria rubrica letteraria con pezzi di romanzi inediti, pubblicati a puntate.
I più famosi romanzi d’appendice
Alcuni grandi classici della letteratura europea sono stati insospettabilmente romanzi a puntate e solo una volta terminati sono stati pubblicati anche in versione completa. L’elenco di libri che vi proponiamo, che copre poco più di un secolo di pubblicazioni, è molto più lungo di quello che vi aspettereste.
- Oliver Twist, Charles Dickens (1837)
- I tre moschettieri, Alexandre Dumas (1844)
- Il conte di Montecristo, Alexandre Dumas (1844-46)
- David Copperfield, Charles Dickens (1849-1950)
- La capanna dello zio Tom, Harriet Beecher Stowe (1852)
- Tempi difficili, Charles Dickens (1954)
- Madame Bovary, Gustave Flaubert (1856)
- Guerra e pace, Tolstoj (1865-1869)
- Delitto e castigo, Dostoevskij (1866)
- Ventimila leghe sotto i mari, Jules Verne (1870)
- Anna Karenina, Tolstoj (1877)
- I fratelli Karamazov, Dostoevskij (1879)
- Ritratto di signora, Henry James (1880-1881)
- Le avventure di Pinocchio, Carlo Collodi (1881-1883)
- La freccia nera, Robert Louis Stevenson (1883)
- Ciclo dei pirati della Malesia - Sandokan, Emilio Salgari (dal 1883)
- La macchina del tempo, Herbert George Wells (1895)
- La guerra dei mondi, Herbert George Wells (1897)
- Cuore di tenebra, Joseph Conrad (1899)
- Il mastino dei Baskerville, Arthur Conan Doyle (1902)
- Il giardino segreto, Frances Hodgson Burnett (1910)
- Il fantasma dell’Opera, Gaston Leroux (1910)
- Ulisse, James Joyce (1922)
- Il velo dipinto, William Somerset Maugham (1924-1925)
- Addio alle armi, Ernest Hemingway (1929)
- Una risata nel buio, Vladimir Nabokov (1932)
- Tenera è la notte, Francis Scott Fitzgerald (1934)
- Dieci piccoli indiani, Agatha Christie (1939)
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Feuilleton: cos’è, come nasce e quali sono i più famosi romanzi d’appendice
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