Fibromialgia. Non solo una guida di CFU – Italia Odv (a cura di)

Molto più di un testo scientifico, Fibromialgia. Non solo una guida (Giraldi Editore, 2024) raccoglie tutto ciò che si conosce come dati sintomatologici e diagnostici sulla fibromialgia, una malattia subdola non ancora riconosciuta dal Sistema Sanitario Nazionale.

La fibromialgia è una sindrome caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico diffuso, da disturbi del sonno e debolezza, e che spesso si manifesta anche con un’alterazione delle funzioni cognitive. La sintomatologia multiforme e complessa conduce chi ne è sofferente alla frustrazione fino alla depressione ed è riconosciuta per il suo impatto sociale come una malattia che depaupera la qualità della vita.
Il fatto che non sia riconosciuta rende impossibile l’appello all’invalidità. Ne è colpito il 2,5% della popolazione e allo stato attuale non ci sono esami strumentali per individuarla: la diagnosi avviene solo per esclusione.

Il CFU Italia è un comitato che rappresenta i fibromialgici, nato nel 2017 con sede a Castenaso (Bologna), fondato e presieduto da Barbara Suzzi, che lotta per il riconoscimento ufficiale della fibromialgia come patologia invalidante. Ha inoltre un comitato tecnico scientifico composto da una quarantina di professionisti di varie aree, biologi, professori di Medicina Interna, endocrinologi, psicologi, psicoterapeuti, reumatologi e nutrizionisti, che promuove una capillare attività divulgativa in tutta Italia.

Suddiviso in vari capitoli, il testo affronta i diversi aspetti della patologia, dai sintomi alla diagnosi, fino all’approccio terapeutico che coinvolge l’alimentazione, l’attività motoria e la cura farmacologica. Una guida comprensibile e chiara, utilissima per comprendere meglio la sindrome fibromialgica.
Non si conoscono le cause dell’insorgenza della malattia; la teoria più accreditata è che l’insieme dei dolori siano dovuti a disturbi del sistema nervoso e dell’apparato endocrino. Ma non basta a chiarire il dolore cronico diffuso.

Quel che è certo è che il problema principale dei pazienti con dolore è la lotta continua contro le sue diverse forme, e il tentativo di liberarsene.

Anche l’apparato visivo può presentare alterazioni, quali la vista che potrebbe essere annebbiata e occhi spesso secchi o fotosensibili. Lo stile di vita è stato riconosciuto come una concausa: l’esposizione a inquinanti ambientali può avere effetti sulla salute dei pazienti, così come anche una dieta ricca di zuccheri e grassi.
La strategia terapeutica per la fibromialgia è delineata da linee guida sulla gestione clinica della malattia con l’utilizzo della medicina integrata: ad esempio la molecola L- Acetilcarnitina, che origina da un aminoacido, può determinare una significativa riduzione del dolore. La disbiosi intestinale è un altro dei fattori rilevanti nella diagnosi della sindrome fibromialgica, caratterizzata dalla perdita dell’equilibrio dell’insieme dei microrganismi intestinali per cui la dieta e la scelta degli alimenti divengono determinanti nella cura. Come l’attività motoria con esercizi aerobici, che rappresentano uno strumento di cura efficace.
La recente letteratura scientifica ha dimostrato che tra gli approcci psicoterapici più promettenti ci sono le tecniche di mindfulness (attenzione consapevole o attenzione nuda), che aiutano a migliorare il rapporto con il proprio dolore.
Fibromialgia. Non solo una guida è un libro necessario e consigliato non solo per comprendere la malattia, ma soprattutto come elemento di informazione e di aiuto per chi è vicino ai pazienti e alla loro sofferenza.