Filosofia della biologia
- Autore: Andrea Borghini, Elena Casetta
- Genere: Scienza
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Carocci
- Anno di pubblicazione: 2013
Tenetevi forte: le questioni che sto per mettere in campo pesano quanto la pancia di Zeus in persona, se esistesse, e hanno forma e sostanza (speculativa) trasversale. Pronti? Che differenza passa, allora, tra i sinonimi apparenti “vivere” e “esistere”? Qual è e dove va posta la linea di demarcazione tra inanimato e vivente? E ancora: perché siamo ciò che siamo? Attraverso quali meccaniche evolutive si sono prodotte le differenze di specie? E in tutto ciò che ruolo ha giocato il caso e quale, invece, la necessità? Ci siete ancora? Se sì vuol dire che le letture ad alta concentrazione teorica non vi spaventano (bravi, bravissimi, anzi di più), e avrei sottomano - fresco di stampa per Carocci - un libro che potrebbe anche fare la vostra felicità per l’intero spazio della sua lettura.
Un libro che prova (riuscendovi) a dare risposte ad alcune delle domande (prime) di cui sopra e a diverse altre, muovendosi a suo agio tra gli interstizi che corrono tra scienze filosofiche e biologiche. Il libro si intitola, non a caso, “Filosofia della biologia”, lo firmano Andrea Borghini ed Elena Casetta, e delimita le aree e i temi di pertinenza della disciplina in oggetto, evidenziando i trait d’union di due ambiti (filosofico e biologico) “separati in casa” del sapere scientifico, ma, a guardar bene, meno antinomici di ciò che potrebbe sembrare a prima vista. Se è vero, come fanno notare i due autori “che i risultati della biologia hanno un impatto spesso sconvolgente sulla filosofia”, ed “è altrettanto vero che ci sono casi in cui la filosofia può avere un impatto sulla biologia”.
Ciò che, in altri termini, tenta di fare la filosofia della biologia (e Borghini e Casetta con essa) è abbattere le paratie pregiudiziali della vulgata, Biologia = empirismo, Filosofia = pura teoria, attingendo alle specificità dell’una e dell’altra che possano risultare utili all’una e/o all’altra. Appunto.
Il volume ha una struttura tripartita: la prima sezione è, per lo più, di impostazione storica (concentrata sui processi di vita e di evoluzione). La seconda, ha una struttura per così dire “metafisica” (incentrata sui concetti di entità, quelle che - ovvio - trovano spazio, nel discorso delle scienze biologiche). La terza, infine, tira le somme, attraversando alcuni temi legati agli studi biologici di interesse filosofico. Lo specifico del saggio risulta estremamente rigoroso, aggiornato agli ultimi studi della disciplina.
Cinque pallini (ideali) su cinque, convinto come sono che, anche solo di tanto in tanto, saggi di simile spessore, possono risultare salutari per i nostri cervelli appannati da letture quasi sempre usa e getta.
Filosofia della biologia
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