Finale a sorpresa di Sandra Brown

Una storia d’amore o di vendetta?

Maris Matherly, la protagonista di Finale a sorpresa (Sperling & Kupfer, 2014, traduzione di A. Padoan) è una giovane editor che ha ereditato dal padre un fiuto infallibile, quando si tratta di trovare capolavori.
Si imbatte per caso nel prologo di un romanzo capace letteralmente di stregarla.
L’unico indizio per trovare l’autore sono le sue iniziali e la località sperduta nella quale dimora questo genio.

Lo scrittore è un genio che però non ne vuole sapere, di dare a Maris il suo libro.
Anche perché non l’ha nemmeno scritto. Giusto il prologo che Maris ha letto. Poi basta.
Lei però non molla l’osso e lo costringe a proseguire nella stesura del libro.
E intanto passano sempre più tempo insieme.
Inutile dire che il ragazzo di Maris non vede bene la relazione che si sta instaurando tra i due.
Tutto qui, dunque? Il solito triangolo animato dalla gelosia?
Così sembrerebbe.

In realtà dietro si nasconde qualcosa di più grosso, un segreto che emergerà dal passato e ci donerà un finale a sorpresa.
D’altronde il titolo lo prometteva, no?

Sandra Brown ci parla d’amore ma anche di disperazione, rabbia, vendetta.
Sentimenti potenti, se presi singolarmente.
Devastanti quanto queste sensazioni si mischiano, creando una sinestesia micidiale e incontrollabile.
E, si sa, spesso questa furia supera il punto di non ritorno.

Una storia dedicata a un pubblico universale, poiché parla d’amore e di vendetta, una storia che entrerà subdolamente (anche se in questo caso è un complimento) sottopelle, fino a portarci a un epilogo che farà inevitabilmente male.
Da leggere in un sol boccone, trattenendo il fiato.
Non sarà facile ma sarà gratificante, ve l’assicuro.