Flashforward. Avanti nel tempo di Robert Sawyer

Ginevra, 2009. All’interno del CERN un gruppo di scienziati sta lavorando ad un esperimento preparato per diversi anni secondo il quale riusciranno a ricreare le condizioni immediatamente precedenti al Big Bang. Quasi per caso, o per sbaglio, riescono a scoprire il Bosone di Higgs. Ma durante l’esperimento qualcosa è andato storto, qualcosa ha creato non pochi problemi: tutti gli abitanti della Terra sono riusciti a vedere uno stralcio, pochi secondi del loro futuro ad una distanza di 21 anni, quindi nel 2030. Durante questo stato di incoscienza condizionato dall’esperimento succederanno anche diverse catastrofi in tutta la Terra.

Protagonista assoluto di questo splendido libro di Robert J. Sawyer è il giovane scienziato Theo Procopides che, come tantissima altra gente, non è riuscito a vedere nulla nel suo futuro. Perché? Cosa gli succederà tra ventuno anni?
Da quel momento in poi inizierà una lotta contro il tempo, una lotta contro il futuro per scoprire cosa è successo, durante la quale il giovane Theo dovrà combattere anche contro le sue paure. Dovrà affrontare personaggi che conoscerà solamente nel futuro ma che “oggi” a tutti i costi devono sapere che cosa gli succederà.
Il tema principale del libro è questo: tentare con tutti i mezzi disponibili di cambiare il proprio futuro. Ma è possibile cambiare il futuro? Oppure siamo solamente in balìa delle decisioni che il disegno divino, o chi per esso, prende per noi?

Tra le righe di questo thriller futuristico ho letto la voglia di Sawyer di spiegare ai suoi lettori che qualsiasi individuo, nel bene o nel male, se dotato di grinta e voglia può riuscire nel suo intento, anche cambiare il proprio futuro.