Freddo nell’anima
- Autore: Joe R. Lansdale
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
Freddo nell’anima di Joe R. Lansdale è forse una delle prove meno riuscite dell’autore ma nonostante questo riesce comunque ad imporsi come romanzo in cui non mancano tutti gli ingredienti tipici del suo stile.
Bill è un ragazzo privo di sentimenti, che non si fa alcuno scrupolo nel tenere conservato il cadavere della madre in casa per riscuotere gli assegni della pensione. Il problema nasce quando non riesce a falsificare la firma della donna e quindi si rende conto che non può avere i soldi. Decide allora di rapinare la bancarella di fuochi d’artificio sulla statale ma viene immediatamente braccato dalla polizia. I suoi complici vengono catturati ma lui riesce a fuggire, mettendosi in salvo nascondendosi dietro una fitta vegetazione dove un gruppo famelico di zanzare gli pungerà il volto, rendendolo irriconoscibile. Questa incresciosa vicenda, apparentemente figlia della sfortuna, sarà la sua salvezza. Qualche giorno dopo s’imbatterà in una carovana di freaks che lavorano all’interno di un circo al cui comando risiede un uomo chiamato Frost. Proprio grazie al suo viso ormai deformato ed orripilante, verrà accolto all’interno della carovana e verrà messo alla pari degli altri mostri e come loro dovrà lavorare, esibendosi nei numerosi spettacoli.
Bill non è l’esempio del bravo ragazzo, incarna perfettamente l’uomo privo di scrupoli, è senza paura ed è pronto a fregare chiunque per ottenere il suo tornaconto.
S’innamorerà di Ginger, una passionale e giovane donna, compagna del suo capo e farà di tutto per averla, tradendo anche coloro che gli hanno dato la loro fiducia. Da qui il famigerato cliché del triangolo amoroso tra il giovane scapestrato, la donna e il capo vecchio e buono di cui nessuno degli altri due si preoccupa. Bill, dopo un inizio dubbioso, si ambienta perfettamente in quel contesto comico e allo stesso tempo profondamente riflessivo che mette in scena strane creature deformi, dagli uomini cane alle donne barbute passando per l’uomo di ghiaccio.
La carovana continua la sua strada mettendo in mostra personaggi la cui natura è terrificante non solo nell’aspetto ma soprattutto nell’anima.
Il linguaggio utilizzato dall’autore è volgare e a tratti fastidiosamente scurrile, proprio per evidenziare la realtà di un mondo dove il modo di parlare riflette senza mezzi termini il modo di essere. Tutte quelle creature, compreso Bill, sono colpevoli, racchiudono il marcio dentro di loro e sembrano sbattertelo continuamente in faccia, senza desiderare nessuna forma di redenzione.
Il titolo Freddo nell’anima è perfettamente lineare alla storia dove non c’è salvezza per nessuno, né all’inizio né alla fine. C’è solo un lungo percorso che noi lettori siamo chiamati a seguire, accompagnando il protagonista in questa discesa agli inferi che ha la forma di una carovana e la follia malefica dei fenomeni da baraccone. Il tutto si adatta nel migliore dei modi a ciò che di questa storia resta: una strana amarezza nel comprendere che il romanzo finisce eppure chi si doveva salvare non si è salvato né ha mai chiesto aiuto.
Bill e gli altri sono mostri perché hanno qualcosa dentro, qualcosa di oscuro e di terribilmente sporco. Qualcosa che non può essere lavato via, qualcosa di freddo che immobilizza la loro anima e non dà alcuna speranza.
Chiunque voglia leggere un libro dove aspettarsi un insegnamento, un lieto fine o una crescita non legga Freddo nell’anima, rischierebbe una grande delusione. Il punto di partenza e quello di arrivo è lo stesso: i buoni sentimenti rimangono fuori la porta, ciò che conta è salire sulla “giostra” e non scendere mai a costo di uccidere.
Freddo nell'anima
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Bella recensione, si.comunque condivido in pieno, bel libro, anche se e’ uno dei meno letti di Lansdale.
Il problema di questo libro e’ il finale, onestamente mi ha deluso parecchio.