Cosa lega Franco Battiato a Giacomo Leopardi? Le risposte potrebbero essere innumerevoli dato che i testi del cantautore catanese sono pervasi dalla stessa ricerca d’Infinito delle liriche leopardiane. Ma c’è un punto, in particolare, in cui imprevedibilmente le loro traiettorie si incontrano ed è nell’elogio degli uccelli.
Alle creature alate che “cambiano la prospettiva al mondo” Battiato ha dedicato la splendida canzone Gli uccelli contenuta nell’album capolavoro La voce del Padrone (1981). Si tratta di un brano particolarissimo, un’epifania in musica, in cui Franco Battiato giunge a simulare i versi, gli stridi e i battiti alari degli uccelli attraverso l’orchestrazione perfetta degli strumenti a fiato associati alle percussioni elettroniche. Nel finale la musica raggiunge un vertice di espressività altissimo, quando sembra di assistere al volo di uno stormo che si dissolve all’orizzonte in un rapido frullar d’ali.
La bellezza del canto di Battiato risiede proprio nella capacità della sua canzone - grazie al magistrale abbinamento di sonoro e voce - di trascinarci al di fuori di noi stessi e farci osservare l’universo da un prospettiva elevata, da un’altezza vertiginosa. Gli uccelli diventano l’emblema di una ricerca mistica, di un’esigenza di assoluto.
A un ascoltatore non digiuno di letteratura l’ascolto del brano di Battiato rievocherà immediatamente una delle Operette morali di Giacomo Leopardi, L’elogio degli uccelli.
Scopriamo le analogie che intercorrono tra la canzone di Franco Battiato e l’operetta leopardiana.
“Gli uccelli”: la canzone di Franco Battiato
Volano gli uccelli volano
Nello spazio tra le nuvole
Con le regole assegnate
A questa parte di universo
Al nostro sistema solare
Aprono le ali
Scendono in picchiata, atterrano
Meglio di aeroplani
Cambiano le prospettive al mondo
Voli imprevedibili e ascese velocissime
Traiettorie impercettibili
Codici di geometria esistenziale
Migrano gli uccelli emigrano
Con il cambio di stagione
Giochi di aperture alari
Che nascondono segreti
Di questo sistema solare
Aprono le ali
Scendono in picchiata, atterrano
Meglio di aeroplani
Cambiano le prospettive al mondo
Voli imprevedibili e ascese velocissime
Traiettorie impercettibili
Codici di geometria esistenziale
Volano gli uccelli volano
Nello spazio tra le nuvole
Con le regole assegnate
A questa parte di universo
Al nostro sistema solare
Gli uccelli in Franco Battiato e Giacomo Leopardi
Nella sua canzone Battiato elogia il volo degli uccelli come se fosse stato rapito da una visione ultraterrena. L’armonia del volo permette di decifrare il mistero irrisolvibile al centro dell’universo: le traiettorie compiute dagli uccelli nei cieli diventano metafora di un ordine cosmico ed esistenziale.
Il brano Gli uccelli si apre con un lungo preludio melodico in cui gli strumenti riproducono i versi e i moti delle creature alate introducendoci nell’atmosfera. Battiato parte da una visione reale (il volo degli uccelli) per trarne una prospettiva mistica-spirituale. Ecco che le traiettorie precisissime compiute dagli uccelli nel cielo diventano “codici di geometria esistenziale”.
Le parole di Franco Battiato fanno da eco all’intuizione geniale di Giacomo Leopardi che aveva anticipato, a sua insaputa, Gli uccelli.
L’elogio degli uccelli di Giacomo Leopardi è forse una delle Operette morali meno conosciute al grande pubblico: a lungo è stata ridotta al ruolo di intermezzo lirico e non le è stato dato particolare rilievo.
Si tratta di un’operetta unica nel suo genere, uno scorcio di imprevedibile luminosità nell’opera leopardiana. Al principio dell’Elogio ci troviamo proiettati in un mattino di primavera e incontriamo un filosofo solitario, Amelio, che contempla il volo degli uccelli.
L’elogio degli uccelli di Giacomo Leopardi
Operette morali
Link affiliato
Il personaggio del filosofo Amelio serve a Leopardi come mediatore tra la contemplazione pura della natura e l’analisi interiore. Il filosofo viene distratto dalle sue letture dal canto degli uccelli e, sollevando lo sguardo verso l’alto, è portato ad ammirarne il volo. Proprio come la musica nella canzone di Battiato, anche il ritmo della prosa di Leopardi sembra velocizzarsi per adattarsi ai movimenti rapidi e leggeri delle creature alate.
Gli uccelli vengono definiti da Leopardi delle “creature d’altra specie” e, ancora, come “le più liete creature del mondo”.
Del regno degli uccelli Giacomo Leopardi ha una visione estremamente positiva, che ci mostra il volto di un Leopardi giovane ancora lontano dalle derive più estreme del suo pessimismo:
Sono gli uccelli naturalmente le più liete creature del mondo. Non dico ciò in quanto se tu li vedi o li odi, sempre ti rallegrano; ma intendo di essi medesimi in sé, volendo dire che sentono giocondità e letizia più che alcuno altro animale.
Agli uccelli viene riconosciuta la virtù di essere allegri e, soprattutto, la capacità di rallegrare tutto ciò che li circonda. Il poeta di Recanati giunge a una conclusione imprevista, dopo aver elogiato gli uccelli rendendoli protagonisti assoluti dell’Operetta ecco che li umanizza, associando il canto degli uccelli al riso degli uomini:
quella significazione d’allegrezza che è contenuta per natura, sì, nel canto in genere, e sì nel canto degli uccelli in ispecie. Il quale è come a dire, un riso, che l’uccello fa quando egli si sente star bene e piacevolmente.
Onde si potrebbe dire che gli uccelli partecipano del privilegio che ha l’uomo di ridere.
Anche l’uomo dunque, come gli uccelli, attraverso il riso è reso partecipe dell’estrema energia sprigionata dalla vita. L’osservazione irresistibile del volo degli uccelli nel cielo aveva ispirato a Leopardi questa intuizione e, anni dopo, Franco Battiato vi avrebbe scorto dei “codici di geometria esistenziale”.
Chissà se Battiato aveva letto l’Elogio degli uccelli di Leopardi e ne era stato ispirato nel comporre il suo canto; a me piace pensare che sia stato così.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Gli uccelli”: la canzone di Battiato ispirata all’operetta di Leopardi
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo News Libri Musica Giacomo Leopardi Aforismi e frasi celebri Franco Battiato
Lascia il tuo commento