Guida alla New York ribelle di Tiziana Rinaldi Castro

New York, la Grande Mela (o Big Apple, per dirla all’americana) è la protagonista di questo interessante libro alla scoperta della città, edito da Voland (dicembre 2024) e intitolato Guida alla New York ribelle di Tiziana Rinaldi Castro. Il volume, a cura di Alberto Rosa con la prefazione di Claudia Durastanti, si presenta come un ottimo accompagnatore nel caso si volesse scoprire la città attraverso i suoi luoghi simbolo, custodi di storie e di vicende umane che hanno segnato la storia della metropoli e quella della sua società (e non solo) politica, civile, culturale e sociale.

La New York che emerge è una vera e propria creatura dinamica, luminosa, frenetica e travolgente, dove la vita pulsa ed è sempre in perenne e costante movimento di giorno e di notte, perché quello che nella Grande Mela si deve fare è raggiungere la meta. Lavoro, vita, divertimento, passioni e lotte sociali si intrecciano e dipanano, oggi come ieri, nelle diverse Avenue e Street che caratterizzano la città. Il lettore può conoscere tutto questo attraverso edifici, piazze, quartieri, parchi e persone che sono passate e vissute a New York.
Il libro della Rinaldi Castro è adatto per chi vuole approcciarsi a New York e scoprirla nella miriade delle sua sfaccettature, ma è anche ideale per coloro che, volendoci andare, lo possono utilizzare come guida per cercare, visitare e conoscere i luoghi e la storia che nascondono e portano con sé.

Tra una pagina e l’altra ci imbattiamo per esempio nel Brown Building dove, tra il novembre del 1909 e il marzo del 1910, ci fu la rivolta delle 20.000 lavoratrici dell’industria tessile che volevano una diminuzione dell’orario lavorativo, un aumento di salario e riunirsi nel sindacato. Poco dopo, il 25 marzo del 1911, nello stesso edifico, negli ultimi tre piani dove si trovava la Triangle Shirtwaist Factory (fabbrica per la produzione di camicette alla moda), verso la fine di quella giornata lavorativa scoppiò un tremendo incendio; in esso persero la vita 146 dipendenti, soprattutto giovani donne italiane ed ebree, con effetti che ebbero eco nazionale e internazionale.
Tra gli altri luoghi possiamo ricordare il Chelsea Hotel all’interno del quale, nel corso del tempo, passarono, vissero e lavorarono Arthur Miller dopo il divorzio da Marylin Monroe, ma anche Tennessee Williams, Jean-Paul Sartre, Jack Kerouac, Arthur C. Clarke che con Kubrick scrisse la sceneggiatura di 2001. Odissea nello spazio e ancora Diego Rivera, Frida Kahlo, Edith Piaf, Bob Dylan, Bob Marley e Madonna, che era arrivata a New York nel 1978 con 35 dollari in tasca.

Durante la lettura si parte da Manhattan, località nella quale, prima dell’arrivo degli europei nel XVI secolo, si erano insediati i nativi Lenape. Qui prese forma il primo nucleo di quella che più volte negli anni avrebbe cambiato denominazione fino alla definitiva di New York, e si passa per le sue isole e quartieri, attraversando i cinque distretti fino ad arrivare al Bronx, imbattendosi in Sacco e Vanzetti, Lev Trockij, nell’attivista Emma Goldman, in artisti come Keith Haring e Jean-Michel Basquiat (per citarne due, ma sono molti di più). Accanto ai tanti nomi, protagoniste attive sono anche le tante culture e sottoculture che resero e rendono multiforme New York. Tra di esse ricordiamo il jazz, la beat generation, il pop, il rap, l’hip hop e la cultura afroamericana. Per ognuna di esse, i diversi fautori diedero una svolta e una trasformazione al background culturale cittadino, con influenze, in certi casi, anche mondiali.
Guida alla New York ribelle di Tiziana Rinaldi Castro è il ritratto di una città in costante fermento e trasformazione, sempre proattiva, con lo sguardo rivolto al futuro e al domani, ma con nel suo animo - sì, perché New York lo ha - tante persone e storie del e dal passato da raccontare e tramandare, per non dimenticare l’amalgama di culture, lingue e costumi presente nelle proprie radici.