Cosa vuol dire habemus papam? Può capitare di sentire questa espressione utilizzata nel linguaggio comune e di non avere un’idea precisa di cosa significhi considerato che è in latino e che non tutti ne sanno la traduzione letterale in italiano. Scopriamo insieme il significato e l’origine dell’espressione habemus papam andando a vederne la storia e capendo quando si utilizza oggi e per dire cosa.
Habemus papam in latino è un annuncio cerimoniale che il cardinale protodiacono, ovvero il primo dell’ordine dei diaconi, da al popolo quando il nuovo papa è stato scelto; si tratta di una frase detta al mondo per informare che si ha il nome e che il candidato, ormai nuovo papa, ha accettato la nomina. Habemus papam significa, letteralmente, “abbiamo il papa”. Solitamente l’annuncio viene pronunciato dalla loggia centrale della basilica di San Pietro in Vaticano. Una volta fatto l’annuncio segue la presentazione del nuovo papa. Ora che abbiamo capito cosa vuol dire vediamo la storia e l’utilizzo di habemus papa nella lingua moderna.
Habemus papam: storia e origini del termine
Solitamente si fa coincidere l’inizio dell’adozione di questo termine nel contesto dell’elezione papale con quella di papa Martino V nel 1417; dopo varie vicissitudini durate per qualche anno nel mantenere un papa (considerato che se ne erano succeduti tre in pochissimo tempo) fu eletto Martino V e, in questo caso, habemus papam può essere anche interpretato come “finalmente abbiamo un papa e un papa solo”. L’adozione di questo modo di dire risale sicuramente a prima del 1484, anno in cui è stata utilizzata per annunciare l’elezione di Giovanni Battista Cybo, diventato da papa Innocenzo VIII.
Esiste una formula completa per quando viene eletto il papa, formula che comprende anche la frase habemus papam e che recita: "Nuntio vobis gaudium magnum; habemus Papam: “Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum (nome dell’eletto declinato in accusativo latino), Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem (cognome dell’eletto non tradotto in latino) qui sibi nomen imposuit (nome pontificale in accusativo o in genitivo latino ed dall’eventuale aggettivo numerale ordinale)”. Letteralmente tradotta questa formula significa: “Vi annuncio una grande gioia: abbiamo il papa! L’eminentissimo e reverendissimo signore, signor (nome dell’eletto), cardinale (cognome dell’eletto) di Santa Romana Chiesa, il quale si è imposto il nome di (nome pontificale)”.
Questo testo è in parte ispirato al Vangelo di Luca nella parte in cui vengono riportate le parole dell’angelo che annuncia ai pastori la nascita del Messia.
Habemus papam: quando si usa oggi
Oggi l’espressione habemus papam ha assunto un proprio significato nel linguaggio comune. Questa frase viene spesso utilizzata in tono ironico quando, dopo una serie di trattative e di accordi, si trova il nome di un candidato o, più in generale, quando si prende una decisione in seguito a lunghissime discussioni. Spesso viene utilizzato anche nel linguaggio politico. Sempre ironicamente la frase habemus papam viene utilizzata per felicitarsi con qualcuno che è stato eletto e ha ottenuto una carica prestigiosa.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Habemus papam: cosa significa e quando si usa
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