Ho deciso di non mangiare più di Justine

Talvolta si pensa che l’anoressia scaturisca dal mero desiderio di apparire belle e desiderabili agli occhi degli altri. Non è così: l’anoressia è dettata da una profonda carenza di affetto, da un desiderio a lungo di essere amati.
Justine desidera soltanto un po’ di calore umano ma sfortunatamente desidera anche “farsi a pezzi”, distruggere quel corpo che non le permette di essere amata. E’ semplicemente sola e vuole uscire in qualche modo da questa situazione.

Questo è un libro che spazza via ogni pregiudizio, che sconvolge profondamente. Se seguirete il tortuoso percorso della vita di Justine, proverete le sue stesse emozioni, le sue paure, le sua ansie e le sue gioie, così poche in un’adolescenza segnata dal disprezzo verso sé stessa. Il lettore percepisce chiaramente i cambiamenti psicologici della ragazzina; la vediamo diventare egoista ed il suo dolore è l’unico che abbia realmente importanza, mentre quello dei suoi genitori, della sorella più piccola non contano più. Non si può rimanere impassibile di fronte ad una testimonianza così autentica, perché la piccola Justine esiste davvero, anche se adesso non è più così piccola, ha poco più di vent’anni, è guarita e sta ricostruendo la sua vita da dove si era spezzata.

Se oggi possiamo leggere questo libro è perché il blog da lei ideato ha ricevuto più di un milione di visite e ciò l’ha portata ad avere una grande visibilità in Francia, dove è nata e cresciuta. E’ un diario in cui Justine non si nasconde, si mette a nudo, purifica il suo animo grazie alla forza catartica della scrittura. A ciò il volume deve la scorrevolezza, la semplicità e l’efficacia del linguaggio nonché il gran successo editoriale.

Per chi ha vissuto un’esperienza del genere, questo libro può avere la stessa influenza liberatoria che ha avuto sulla sua autrice; per coloro che nulla ne sanno può essere una buona occasione per accostarsi a questo problema in maniera genuina senza retorica né artifici letterari di alcun genere.