I dissipati
- Autore: Emanuele Gagliardi
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2022
Il giornalista/giallista romano Emanuele Gagliardi si misura, in questo suo nuovo romanzo, I dissipati (Edizioni Tripla E, 2022), con una storia molto intrigante che si svolge nel corso di circa dieci anni, dal marzo 1938, nella Roma fascista che a breve subirà l’onta delle leggi razziali con le sue nefaste conseguenze, al novembre del 1949, nell’atmosfera pesante del governo democristiano appena reduce dalla vittoria elettorale del 1948.
Il racconto inizia nel rinomato collegio cattolico romano, dove nella classe finale del liceo scientifico studiano Umberto Soccodato e suo cugino Mimmo Garretto. L’atmosfera è intrisa di una religiosità severa, intollerante, sessuofobica, e gli alunni, prossimi alla maturità, cercano di sottrarsi a quel clima che impedisce la libertà a cui aspirano gli adolescenti, ormai quasi uomini.
Durante una premiazione di fine d’anno, si scopre il cadavere che un giovane prete, gentile e di bell’aspetto, padre Stefano Facchinetti, insegnante più giovane del collegio. È nudo, coperto da pesanti coltri, malgrado il clima estivo.
La morte appare subito misteriosa, e le indagini mostrano varie incongruenze, che incuriosiscono Umberto e suo cugino, che si improvvisano detective, con l’aiuto di zio Gaetano, che malgrado le sue idee, lavora al Ministero dell’Interno e riceve delicate informazioni. In tutta la prima parte del romanzo i due giovani cercano di spiegarsi le ragioni di quella morte misteriosa; intanto, in una sera scura, Umberto riesce a salvare il compagno di scuola Giulio, che quattro energumeni stanno massacrando. Nella zona girano omosessuali in cerca di compagnia, e Giulio Ubaldi, figlio di un aristocratico generale medico, influente benefattore del “rinomato” collegio, è uno di loro.
Nel ‘40 scoppia la guerra, Umberto, innamorato della fotografa Marietta, viene arruolato e combatte in Grecia, rischiando la vita.
La seconda parte del libro, che parte il 19 luglio 1949, nel decennale del bombardamento alleato sulla capitale, comincia con la strofa della canzone più in voga del momento, i “tuli tutli tuli Tulipan”: la guerra è finita, ma le macerie sono ancora tutte lì, quelle fisiche e quelle morali. Umberto malgrado non si sia laureato è riuscito ad entrare in polizia, ha sposato Marietta, si accontenta di una esistenza tranquilla, quando il passato irrompe violentemente nella sua vita e riapre pagine chiuse troppo frettolosamente.
Ricompare il suo ex compagno Giulio, in una situazione scabrosa: su un galleggiante sul Tevere, in un locale malfamato, si svolgono incontri clandestini e “atti contro natura”. Il mitico Ciriola, proprietario del locale, viene arrestato e con lui gli uomini colti in flagrante atteggiamento scandaloso, alla presenza, nel caso di Giulio, di un minorenne. Il finale sarà una sorpresa che Emanuele Gagliardi gestisce con grande maestria e una buona dose di suspense. Il libro però, al di là della trama ricca di spunti storici, colpisce per la ricostruzione non solo storico-politica, puntuale e precisa, ma soprattutto sociologica: costumi, abitudini, pregiudizi, vengono esaminati e descritti con competenza ed empatia.
Una sessualità stretta tra le maglie di una chiesa cattolica retriva, reazionaria e alla fine violenta: vengono definiti “dissipati” tutti i comportamenti relativi alla sessualità, omo o etero, che causeranno il tragico finale di questa storia emblematica.
Piacevolissimi gli inserimenti di poesie, canzoni, brani teatrali, voci di personaggi quali Ettore Petrolini, Giuseppe Gioacchino Belli, Sor Capanna, Trilussa, fino a Claudio Villa e il Trio Lescano; altrettanto interessante l’uso del dialetto romanesco, i suoi efficacissimi modi di dire, le espressioni colloquiali, i soprannomi, Er Puzzone, Pupazzone, Zipeppe, il conte Stocavolo, Zampa-di-legno.
Alla fine del libro, il lettore troverà ben nove pagine di note: uno strumento prezioso per i lettori più giovani che potranno ricevere informazioni, chiarimenti, su personaggi ed eventi fondamentali della recente storia italiana ormai forse caduti nell’oblio: penso all’attentato a Togliatti, alle elezioni politiche dell’aprile del 1948, al Manifesto degli scienziati razzisti pubblicato su un quotidiano in forma anonima nel luglio del 1938, al tragico bombardamento di San Lorenzo del luglio 1943.
Uno strumento bibliografico originale, soprattutto perché pubblicato a conclusione di un “giallo”, che tradizionalmente viene considerato genere di evasione. Non in questo caso.
I dissipati: La prima indagine di Umberto Soccodato (Giallo, Thriller & Noir Vol. 42)
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