I figli di Matusalemme
- Autore: Robert A. Heinlein
- Genere: Fantascienza
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
Robert A. Heinlein fu un grande autore di fantascienza, politicamente controverso perché scrisse sia Fanteria dello spazio, inno al patriottismo statunitense, che Straniero in terra straniera, bandiera del movimento hippy.
Il libro che sto per recensire è I figli di Matusalemme, pubblicato da Urania Mondadori per la prima volta nel 1961, un vero reperto da collezione da me comprato in una bancarella dell’usato.
La trama è semplice: la famiglia Howard alla fine del XIX secolo è sottoposta a un esperimento genetico per capire il segreto della vita e della morte e, dopo di esso, sembra continuare a vivere molto oltre il secolo (senza però diventare immortale) e i suoi membri fermano il loro invecchiamento al punto in cui vogliono. Capostipite della famiglia è Lazarus Long, un bizzarro avventuriero, curioso e arruffone, che sembra non morire mai (e qui Heinlein descrive il tipico scienziato pazzo fantascientifico), che si rende conto di come il segreto degli Howard è trapelato e la gente "normale" odi questi privilegiati tanto da costringerli ad allontanarsi dalla Terra.
L’autore analizza quanto grande sia un pregiudizio, perché i "matusalemme" , come vengono chiamati i longevi, sono sottoposti a umiliazioni verbali e fisiche quasi a volerne giustificare l’odio. Ma non solo. I politici, che vengono mostrati nella loro viltà, vogliono sfruttare la situazione, tanto che quando Lazarus Long e la sua famiglia si allontaneranno dalla Terra, Lipstick, un senatore in discesa, verrà con loro.
Heinlein va oltre l’idea contraria a un gruppo, perché nel momento in cui gli Howard raggiungeranno un pianeta simile alla Terra si comporteranno con gli indigeni come dei crudeli colonizzatori. L’autore insomma sembra dire che tutti in un modo o nell’altro possiamo diventare vittime o carnefici a seconda della situazione.
Che dire? I figli di Matusalemme tratta un tema affascinante come l’origine della vita, ma sicuramente avrebbe giovato un approfondimento maggiore dei personaggi e dei dialoghi più credibili e meno ingenui (nel XXII secolo non si può parlare come nel XIX), ma a parte questo la storia è ben congegnata e ha un seguito in Lazarus Long, l’immortale, in cui protagonista assoluto è il capostipite degli Howard. Interessante anche se datato.
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Un libro perfetto per...
Un preadolescente.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I figli di Matusalemme
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