I misteri dei monaci
- Autore: Anselmo Lipari
- Genere: Religioni
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2024
I misteri dei monaci (Piemme 2024), sottotitolato Convivialità e preghiera, è il libro scritto da don Anselmo Lipari, originario di Alcamo e monaco presso l’abbazia di San Martino delle Scale a Monreale, per svelare ai lettori come si svolge la vita in un monastero benedettino. L’autore è diventato noto al grande pubblico per la sua partecipazione al fortunato format “Le ricette del convento”, in onda su Food Network. Dopo una giornata di duro lavoro, semmai contrassegnata anche da pioggia e vento, dopo essere tornati a casa in cerca di meritato riposo, vengono i brividi solo al pensiero di vedere i vari Tg, costellati di notizie al limite dell’apocalittico. Meglio, allora, sintonizzarsi su Food Network dove tra i tanti programmi culinari spicca “Le ricette del convento”, ambientato nell’antica cucina dell’abbazia di San Martino delle Scale a Monreale, vicino a Palermo.
In ogni puntata don Salvatore Pellegrino e don Anselmo preparano varie ricette, avvalendosi di antichi ricettari siciliani, mentre don Riccardo Tumminello, ugola d’oro, è responsabile degli assaggi. Qui, dove il tempo sembra essersi fermato, traspare pace e serenità, pensando anche alla locuzione latina di San Benedetto “Ora et labora”. Don Anselmo, dalla simpatia travolgente, entrato in abbazia da preadolescente, ha poi insegnato per cinquant’anni Teologia morale e Teologia spirituale presso la Facoltà teologica di Sicilia, e con Cairo Editore ha pubblicato nel 2023 il bestseller Le ricette del convento. Fatele a casa e fatele bene. Ora il buon Anselmo ha aperto le porte dell’abbazia benedettina siciliana dove vive, per mostrare ai lettori chi come lui ha scelto di dedicare la propria esistenza a Dio e al prossimo.
Ma cos’è un’abbazia? È un complesso dove i monaci svolgono la loro specifica esistenza e rappresenta una diade inscindibile con loro, costituisce un’immagine tipica e indica luoghi splendidi per arte, spiritualità e cultura, abitati da un insieme di persone votate al divino.
Tutti coloro che visitano le abbazie benedettine d’Italia avvertono subito qualcosa di particolare e affascinante: gli stessi luoghi, generalmente sontuosi e vetusti di anni, e soprattutto i monaci sembrano avvolti nel mistero. Vero è che, in generale, le persone hanno del monachesimo una nozione vaga, perché conservano qualche reminiscenza degli studi fatti alle medie, oppure hanno letto il romanzo Il nome della Rosa di Umberto Eco, o visto il relativo film. I più informati hanno avuto la possibilità o di memorizzare le suggestive scene della vita silente dei trappisti, oppure hanno avuto contatti con alcune abbazie famose d’Italia come Montecassino, Subiaco, Casamari, Praglia, o della Francia come Solesmes, Ligugé, o della Germania come Beuron oppure Sankt Ottilien.
L’ingresso dei monaci nelle abbazie rimane sempre misterioso, perché risponde a criteri che solo Dio conosce; la vocazione è un dono e una scelta del Signore. La ricerca di Dio è la condizione necessaria e indispensabile per diventare monaci, come la sequela di Gesù è prerogativa comune per vivere la giornata monastica; il carisma dei monaci, sotto questo profilo, non è legato alla laurea o al diploma, e neppure all’esercizio di qualche professione, come anche non richiede uno specifico patrimonio da consegnare all’abbazia.
Ci troviamo davanti a una comunità molto eterogenea ma unita dal denominatore comune, che è la ricerca di Dio. I monaci di ogni abbazia sono stati operai, camerieri, fabbri, ingegneri, architetti, professori, militari, politici, ma anche diaconi, presbiteri, vescovi o altro ancora, e tutti sono alunni di Cristo e suoi seguaci.
La vita in abbazia non va considerata come una rendita o un patrimonio di cui godono i singoli monaci, quanto piuttosto un compito. Preghiera ma anche convivialità, fondamentale in una abbazia perché abbraccia la comunità; i monaci stanno sempre insieme e questo costituisce l’atto fondativo. Al termine del libro, l’autore presenta 52 “parole di vita”, una per ogni settimana, per accompagnarli durante tutto l’anno: ricette spirituali, che, se ben assimilate, tracciano la via per allontanarsi dal frastuono del presente e riscoprire in sé un senso di gioia vera, di pace, di armonia e vicinanza all’altro.
La convivialità fa senz’altro riferimento allo stare insieme in maniera gioiosa, alla condivisione: anche per la convivialità notiamo una gamma molto ampia e variegata di significati e di applicazioni. La convivialità è realtà amplissima, perché fa riferimento al cibo e ai valori umani, psicologici, morali, sociali, religiosi e spirituali.
I misteri dei monaci: Convivialità e preghiera
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I misteri dei monaci
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