Il Corvo di James O’Barr

“Ricordi quando hai detto mio? E io ho detto per sempre? Tu hai detto solo per sempre? Ora è per sempre.”

James O’ Barr, dopo oltre vent’anni, rimette le mani sul suo fumetto più famoso, nonché capolavoro, “Il Corvo” (Edizioni BD, 2013), regalandoci un’edizione definitiva completa ed arricchita di nuove meravigliose tavole.

Eric e Shelly sono una coppia di fidanzati in procinto di sposarsi, vivono a Detroit e il loro è un amore grande. Una sera le loro vite vengono spezzate violentemente da un gruppo di balordi assassini, per caso. Un anno dopo la tragedia Eric torna dal mondo dei morti grazie all’aiuto del Corvo, il quale gli dona poteri di invulnerabilità tali da potersi vendicare dei suoi aggressori e ricongiungersi, finalmente in pace, alla sua Shelly. Eric non dovrà uccidere solo T-bird, Tom Tom, Top Dollar, Funboy e Tin Tin, ma anche il suo onnipresente e masochistico senso di colpa per non essere riuscito a salvare Shelly quando fu violentata e brutalmente uccisa.

Le tavole di inchiostro su carta sono cupe, sinistre, oscure, riflettendo appieno lo stato d’animo del protagonista del graphic novel. I tratti sono precisi, i personaggi marcati, le battute memorabili e concorrono all’unisono a far entrare questa storia nel mito, proprio come è successo nel corso degli anni a partire dalla sua prima pubblicazione.

James O’ Barr cita i versi celebri di Baudelaire e Blake e i testi struggenti dei Joy Division e dei Cure, facendoci letteralmente innamorare di questi due sfortunati ragazzi, parteggiando per Eric e per la sua vendetta, spingendoci a fantasticare di poter essere lì con lui a sporcarci le mani con il sangue di chi ci ha portato via la persona amata per sempre, di chi ha distrutto i nostri sogni, di chi ci ha condannati all’eterna solitudine. Rimanere impassibili davanti alle tavole di un fumetto che decanta in modo tanto coinvolgente l’importanza di una storia d’amore significa avere una pietra al posto del cuore e meritare un posto all’inferno.