Il bicchiere mezzo pieno
- Autore: Nicola Fiorita e Giancarlo Rafele
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2015
Nicola Fiorita e Giancarlo Rafele hanno percorso cinquemilaseicento e rotti chilometri per raccontare la Calabria attraverso i luoghi, i paesaggi, la storia, la cultura e, soprattutto, attraverso uomini e donne che non si arrendono alla burocrazia, al malaffare, agli intrighi di una terra che appare fatta di individualismi, invidie, gelosie e rivalità che, assieme alla ‘ndrangheta, ne strangolano lo sviluppo. Sembrerebbe che qui ormai tutto sia pervaso dal totale disinteresse dei valori, dalla perdita dei suoi migliori abitanti, destinati a emigrare per trovare una via di sviluppo per la propria esistenza. Eppure, nonostante tutto, sarà la forza del richiamo della propria terra, sarà la natura dell’uomo che vuole intentare sfide apparentemente impossibili, o l’amore per il luogo dove si è nati, esistono in Calabria delle realtà positive, “buone pratiche” inventate da persone normali che non aspettano gli investimenti pubblici, non amano il richiamo mediatico e le grandi pubblicità, che si estraniano dalla cultura massificata e tentano il recupero di pezzi di patrimonio culturale locale. “ Il bicchiere mezzo pieno ” (Sabbiarossa, 2015) è il racconto di queste azioni positive che, sparse per la Calabria, esprimono un andare lento attraverso il recupero dell’alimentazione varia e diversificata dei diversi scrigni di biodiversità incastonati tra i mari e le montagne calabresi. Il libro non è solo un messaggio d’incoraggiamento per chi vuole vedere una Calabria sana e animata da cultura e ragione, è una constatazione di uno stato di fatto che mette in evidenza quello che di positivo c’è, nonostante tutto, contro tutto. I buoni esempi sono rappresentati da persone che hanno avviato aziende agricole coltivando antiche specie autoctone o hanno sperimentato nuove colture, che producono vini antichi e nuovi, che danno ospitalità in centri storici destinati all’oblio e all’abbandono e che, contro ogni stereotipo, lavorano assieme ai “matti”, in luoghi inaccessibili e impervi. Nella prefazione scrive Igor Staglianò :
“Calabresi più consapevoli della bellezza fragile racchiusa dalle sue giovani colline, mi sono immaginato, mentre la telecamera filma palazzi di dieci piani piantati su una frana davanti alle spiagge di Vibo (…). In questa e in altre circostanze, mi sono immaginato calabresi con la schiena dritta come ne ho incontrati tanti, nella terra che mi ha generato (…). Nel racconto di Nicola Fiorita e Giancarlo Rafele che state per leggere, calabresi così ne ho incontrati molti”
È una guida tra le buone pratiche della Calabria, ma non è solo questo, anzi non è questo, è un libro fatto di tante microstorie di uomini e donne che dissodano la terra, valorizzano i luoghi in cui hanno scelto di restare, di tornare o di andare a vivere; rappresenta il racconto di una filosofia di vita che sceglie di non seguire i gusti massificati, che preferisce i sapori diversi, non industrializzati, legati all’autenticità dei colori e dei profumi della terra, della propria terra. Nel frattempo, il libro annoda eventi storici, tesse la trama dei luoghi sullo sfondo degli avvenimenti politici del recente passato, immerge, insomma, l’esperienza del viaggio in rapporto alle vicende di Calabria, paradigma in cui tessere il ragionamento sul futuro dell’Italia.
Il bicchiere mezzo pieno. Storie di Calabria
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