Il confine del futuro di Francesca Rossi

Pensare di svegliarsi la mattina e avere un personale assistente digitale che faccia di tutto per renderti la giornata migliore, non è un pensiero impossibile. Controllerà la rete wifi, misurerà il colesterolo nel sangue, preparerà la più buona tazza di tè e ricorderà gli impegni e gli appuntamenti della giornata. In un futuro non troppo lontano, ognuno di noi nella propria quotidianità dovrà rapportarsi con l’I.A., l’intelligenza artificiale e con ciò che ne comporterà. Può sembrare fantascienza ma la nostra autrice, Francesca Rossi, già dalle prime pagine del libro Il confine del futuro (Feltrinelli, 2019), ci narra molte di queste tecnologie avanzate che sono oggetto non solo di discussione tra gli scienziati, ma hanno raggiunto, nei laboratori di tutto il mondo, numerosi e distinti livelli di studio.

Francesca Rossi è ricercatrice all’IBM ed è fra i 50 leader mondiali della ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale, specializzata sull’etica dell’Intelligenza Artificiale dell’IBM. Professore di Informatica presso l’Università di Padova lavora nell’ambito dell’IA da più di trent’anni e ha pubblicato numerosissimi articoli scientifici su riviste internazionali. La sfida del futuro è l’impatto della tecnologia chiamata IA sulla vita di ognuno di noi, e delle trasformazioni che porterà nella società. Nel suo saggio Il confine del futuro cerca di spiegarci quali sono le potenzialità dell’IA, i limiti e le eventuali conseguenze sul loro utilizzo.

Perché questo sarà il futuro di tutti noi, e dipende solo da noi progettarlo nel modo migliore e definirne il confine.

L’IA è una disciplina scientifica tra ingegneria, informatica e fisica che definisce e sviluppa programmi o macchine che mostrano un comportamento che viene definito intelligente. Il primo a studiarne le possibilità è stato l’indimenticabile scienziato Alan Turing, la cui eredità è ancora oggi fonte per molteplici laboratori internazionali di informatica. Come sarà quindi la nostra vita con le macchine intelligenti? La Rossi descrive in questo suo interessantissimo libro, una partita a scacchi del 1997 tra la Deep Blue, un programma in grado di giocare e Kasparov, campione mondiale di quegli anni. Una partita che il campione non ha più dimenticato: la Deep Blue vinse per una serie di mosse efficaci. Come il programma che nel 2005 condusse un’auto ad essere guidata senza conducente, una IA messa a punto da un’agenzia che si occupava della difesa degli Stati Uniti. O ancora le IA nel mondo dei giochi: poker, scacchiera, ecc.
Nella realtà quotidiana sono più vicino a noi di quanto pensiamo: cellulari, automobili, sistemi di Gps, safety tutor delle nostre autostrade. Senza dimenticare le IA indispensabili nelle sale operatorie, o gli esoscheletri utilizzati per chi ha problemi motori, o semplicemente i robot tutto fare.

È chiaro che la IA ha tante applicazioni utili che aiuteranno a migliorare la nostra vita, ma dobbiamo essere consapevoli anche dei suoi limiti e dei possibili impatti negativi.

A questo punto del saggio l’autrice descrive di ciò che si occupa attualmente, il suo ultimo lavoro come ricercatrice, ossia come allineare una IA ai valori umani. Le macchine hanno sostituito gli uomini in alcune mansioni, basti pensare all’impatto dei robot nel mondo del lavoro che per molti economisti venne considerato una catastrofe. Si è poi trasformato la visione disfattista in una progressiva valutazione positiva, in quanto l’essere umano avrebbe dovuto imparare ad usare la nuova tecnologia. E cosa dire delle IA nelle armi autonome nei Paesi occidentali ? Le macchine hanno una straordinaria capacità di logica e di intelletto da divenire autonome e questo suscita timori e molte diffidenze. È quindi possibile dare un’etica alle macchine? Molti studiosi, tra cui la nostra Francesca Rossi, ci stanno lavorando. Analizzare questi potenziali utilizzi può agevolmente condurre a scenari nefasti, ecco il perché molte aziende e associazioni lavorano a stretto contatto con i ricercatori di tutto il mondo, per inserire nelle macchine principi etici che guidino le IA verso uno sviluppo deontologico e positivo. Un saggio scientifico davvero considerevole, di divulgazione, le cui tematiche sono comprensibili a tutti.