Il corpo in cui sono nata
- Autore: Guadalupe Nettel
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2014
In questo romanzo a tema autobiografico Il corpo in cui sono nata (Einaudi 2014, tradotto da Federica Niola dall’originale El cuerpo en que nací, 2011), la scrittrice messicana Guadalupe Nettel racconta dei propri primi 17 anni di vita a un’ipotetica psicanalista.
La protagonista, presentata quale alter ego della scrittrice, è nata nel 1973 in Messico, a poca distanza da Città del Messico. La nascita presenta una macchia sulla cornea di un occhio, proprio davanti all’iride. Ciò la rende particolare nell’aspetto e le compromette la vista. L’aspetto estetico diventa identitario e la ragazza bruttina assume anche una postura che la madre definisce da scarafaggio. Un’immagine in cui la protagonista si identifica in Gregor Samsa leggendo il racconto La metamorfosi di Franz Kafka. Un’immagine che ne caratterizza anche la forza di volontà e l’adattabilità di questo animale, originato filogeneticamente dai trilobiti e sopravvissuto a molte catastrofi. Anche la protagonista ha dovuto affrontare molte catastrofi personali e famigliari, sia nei rapporti coi parenti con differenti stili educativi e le loro contraddizioni, che nei peregrinaggi a cui deve sottoporsi e che la portano fino in Francia, andata e ritorno.
A 17 anni, finalmente l’operazione alla cornea che, però, viene sconsigliata dall’esperto oftalmologo che avverte che la probabilità è maggiore di perdere completamente l’occhio.
“I miei occhi e la mia vista erano rimasti immutati, ma vedevo in modo diverso. Finalmente, dopo un lungo periplo, mi decisi ad abitare il corpo in cui ero nata, con tutte le sue particolarità. In fin dei conti era è l’unica cosa che mi apparteneva e mi vincolava in modo tangibile al mondo, consentendomi di distinguermene.”
Il romanzo è narrato in prima persona della protagonista, proposto nella forma di presentazione anamnestica a una fantomatica D.ssa Sazlavski, che si immagina essere una psicanalista ma di cui non si sa altro. Il racconto accorre all’occasione della presunta scrittura della propria biografia da parte della protagonista ormai adulta e madre di un figlio, a cui si fa accenno indiretto, e che è divenuta scrittrice.
Il romanzo riferisce di molteplici rapporti coi parenti e con le persone incontrate dall’infanzia all’adolescenza. Centrale della storia è tuttavia il rapporto col proprio corpo nel corso di un processo di scoperta, avvicinamento, comprensione e gestione che ne richiede il riconoscimento in un processo interattivo perché:
“Il corpo in cui siamo nati non è lo stesso in cui lasciamo il mondo.”
L’autrice, Guadalupe Nettel (Città del Messico 1973), si è laureata in Lingua e Letteratura spagnola in Messico e in Scienze del Linguaggio a Parigi. Vive e lavora come traduttrice e insegnante a Barcellona. È autrice di romanzi, saggi e racconti per due dei quali ha già vinto dei premi letterari.
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Un libro perfetto per...
Consigliato a chi conosce la scrittrice o vuole addentrarsi in una riflessione sul corpo, la sua accettazione e il suo riconoscimento identitario.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il corpo in cui sono nata
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