Il gioco della notte di Camilla Läckberg

Quattro giovani, amici dall’infanzia, festeggiano il capodanno in una grande e lussuosa villa sul lago di Stoccolma; hanno tutto ciò che il denaro può comperare, ma si portano dentro oscuri segreti che non hanno mai condiviso con nessuno, e nemmeno tra loro.

Nell’attesa della mezzanotte giocano a monopoli e la posta in gioco è la verità: chi perde dovrà dire la verità. Così, giocando, ognuno di loro lascia trapelare il segreto gelosamente custodito negli anni, esternando il dolore e la fragilità per essere stati traditi da chi più di altri avrebbe dovuto proteggerli, la famiglia.
Vendetta e rivalsa sono i sentimenti che li condurranno, una volta presa coscienza di sé stessi, a una soluzione estrema.

La famiglia, che dovrebbe essere una risorsa, a volte diventa il luogo dove si consuma il disagio adolescenziale. Camilla Läckberg scava a fondo in questi meandri psicologici che possono sviluppare reazioni abnormi e devastanti con effetti distruttivi.
Camilla Läckberg è tra gli autori svedesi più letti e amati: la serie di Fjllbacka ha venduto oltre 28 milioni di copie in tutti i paesi. La scrittrice inizia ora questa nuova serie di libri che promette di avere uguale successo.

Il gioco della notte (Einaudi, 2021, trad. C. De Marco) è un libro relativamente breve (solo 108 pagine), ma approfondisce perfettamente la tragicità del disagio giovanile in una società cinica e senza valori, con una scrittura lucida e profonda.

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