Il mattino che non sa di Adriana Angoletta

“Il pomeriggio conosce cose che il mattino neppure immaginava, è un vecchio proverbio svedese. A cinquantadue anni non mi aspettavo più nessun pomeriggio. Pensavo che la mia esistenza fosse scivolata lenta e sicura. Scorreva giusta, la mi avita, scorreva serena. Una figlia, un marito,un lavoro …. e invece ho scoperto che lei, la vita, ci sorprende sempre.”

I protagonisti di questo bellissimo romanzo sono Manfredo e Anna. Manfredo è un affascinante e maturo professore di filosofia avanti negli anni, un uomo d’altri tempi e Anna, una brillante redattrice di una rivista, una donna di successo. Un romanzo splendido, nel quale è descritta un’intensa storia d’amore fatta di silenzi, sguardi, dello sfiorarsi con le parole e di una sensibilità oltre misura.

Ginevra desidera che la mamma Anna, con la famiglia, trascorra il Natale nella bella e selvaggia isola di Palmera, al caldo della Spagna, perché vuole che conosca un vecchio professore di filosofia, suo amico. Il conte Manfredo del Bardo vive da alcuni anni lì, nella quiete di villa Florida, perché bisognoso di un clima caldo che lo aiuti nella cura della sua malattia. Aveva accolto e ospitato Ginevra come una figlia in un momento particolare della sua vita: fra rabbia, dolore e delusioni, era alla ricerca del suo vero padre. Il padre di Ginevra è morto in un incidente automobilistico; è sempre stata l’unica verità raccontata da Anna alla quale la figlia non ha mai voluto credere. Una serie di circostanze la condurranno nella dimora spagnola di Manfredo che non si tirerà indietro nell’ospitare e aiutare una ragazza disperata e triste qual era Ginevra in quel momento. L’arrivo a Palmera mette tutti di buon umore, aver lasciato il freddo in quei giorni di festa e trovare il caldo dell’estate e il mare di un azzurro intenso, è un vero toccasana. Manfredo, a dispetto della sua malattia, è ancora uno splendido settantenne. Anna avverte da subito un’attrazione per quell’uomo così distinto e dal fare cortese.

“Per un attimo, mentre parlavo, mi guardò come un uomo guarda una donna, una donna in particolare, inequivocabilmente, con desiderio. Avevo scoperto il calore dei suoi occhi grigio scuro, simili al mare quando non c’è il sole. Era stata una frazione di tempo brevissima, che nessun altro forse aveva percepito. Ma per noi, che ne eravamo stati i protagonisti assoluti, era stata intensa, immobile e profonda.“

Ci sono incontri nei quali l’amore fra sguardi sfuggenti e silenzi prolungati, arriva d’improvviso. Anna aveva dimenticato le ragioni del suo amore, come succede spesso nei matrimoni sereni e ora riscopre di essere attraente e bella agli occhi di un uomo. Con il rientro a casa, i giorni trascorsi in Spagna sembrano lontani. La routine del lavoro e degli impegni quotidiani non dà spazio o forse Anna non vuole lasciarsi andare al ricordo di Manfredo. Un uomo impenetrabile, i cui sguardi intensi erano riusciti a farla sentire ingenua e impacciata, lei che non sapeva di esserlo. Ma non è così: Manfredo è già nel suo cuore e nella sua mente, e come se l’avesse ascoltata da lontano, la cerca fin da subito. Anna corre da lui, da quell’amore che è un dono inaspettato, che le ha riempito il cuore e la mente, quando la vita ormai consolidata in un matrimonio stabile, una figlia e un lavoro gratificante non ti poteva sorprendere più.

“Ti amo come si ama un sogno, se fossi arrivata tanti anni fa, ma oggi è un amore senza domani, senza progetti, senza futuro. È un amore ancora più grande perché è amore e basta.“

Le parole di Manfredo scorrono nella sua mente. Anna è sempre più persa in un’appassionata storia d’amore, tanto particolare quanto unica. L’amore univoco di Manfredo è un amore puro, romantico, totalizzante: la somma filosofia che sublima l’amore intellettuale per il raggiungimento del vero amore. Fino a quando, un giorno improvvisamente un passato scabroso arriverà a turbare Anna e a renderla dubbiosa e piena di sospetti per quell’uomo che ama.

Il mattino che non sa (Giraldi, 2013) è un romanzo affascinante e avvincente, scritto con una grande emotività e delicatezza, una storia che narra di un mondo interiore così differente dei due protagonisti. Un libro che parla dell’amore, puro come un diamante, che sa comprendere, che non ha bisogno di parole e che ha in sé la cultura dei sentimenti.

Adriana Angoletta, di formazione umanistica, ha saputo coniugare i suoi studi, laurea in Lettere e Filosofia, con l’attività di imprenditrice, realizzando numerose mostre d’arte ed eventi culturali. Nel 2005 ha chiuso la sua azienda e si è dedicata alla scrittura. Ha pubblicato a tutt’oggi Come la Neve nel 2007 e Non smettere mai di ballare nel 2011. Collabora con diverse riviste culturali.