Il mondo nascosto di Adriana Angoletta

La scrittrice Adriana Angoletta, romana ma padovana d’adozione, dopo “Il mattino che non sa” torna in libreria con una storia femminile intensa, ricca di emozioni e sentimenti nella quale ognuno di noi può ritrovarsi.

È la storia di una donna, Marisol, che dopo aver trascorso la maggior parte della sua vita a prendersi cura della famiglia, si troverà a fare i conti con un’inattesa solitudine. Un racconto in prima persona di una donna che ha saputo gioire, sperare e più di tutto rinunciare alla felicità per i suoi affetti più cari, più che mai consapevole di essere stata per tutta la sua vita un’orfana, una studentessa fallita, una moglie inadeguata e una mamma apprensiva. La sua quotidianità si è sempre svolta, con lei al centro delle vicende familiari, in un ordine sistematico delle cose. Marisol ha cresciuto i suoi due figli da sola mentre suo marito, impegnato nella carriera diplomatica, era lontano con nuovi amori a fargli compagnia. Mauro e Laura, ormai adulti, hanno nuove aspettative; l’uno è in procinto di sposarsi, l’altra vuole seguire un master a New York.

“È un distacco naturale, sano, giusto, importante nella vita di un figlio, ma per una madre è uno strappo viscerale, profondo, che affonda le sue radici nel silenzio e nell’oscurità del suo grembo”.

Quanti pensieri affollano la sua mente! Marisol vive questo momento come un abbandono e con una tristezza profonda nel suo cuore. Rivede la sua vita scorrerle davanti agli occhi: il padre, capitano sulle navi da crociera, adirato con lei, ragazzina, perché non voleva che indossasse i pantaloni; Pierfrancesco, che attendeva sorridente sull’altare il suo ingresso in chiesa, e sua madre in vestaglia, seduta nella grande poltrona di pelle, che si rammaricava di essere morta troppo giovane.

“Non si può impedire alla primavera di arrivare”.

Proprio così, è una tappa della vita che prima o poi doveva arrivare, e Marisol sembra non essere ancora pronta ad accettare il nuovo corso. Gli abbandoni, da quando era piccola, li aveva sempre dovuti affrontare; la morte della madre a soli sette anni e una nuova vita con Nana, la zia, che l’avrebbe poi cresciuta; la separazione dal marito molto amato ed ora i desideri dei figli, della loro vita di attese e speranze, ma lontana da lei. Marisol, in balia dei suoi ricordi, sembra non riuscire a trovare una via d’uscita dal quel mondo nascosto, impenetrabile e senza luce che sta percorrendo. Come se i rami carichi di foglie degli alberi possenti di un fitto bosco avessero creato una barriera al suo passaggio. Il mondo nascosto è quello del suo animo e il sottobosco dei suoi sentimenti.

“È un radura senza confini, il suo orizzonte è lontano, oltre la vista umana. Dopo aver camminato per tanti anni nel bosco, ora questa visione mi incute un po’ di sgomento, anche se apre il cuore e fa spaziare la mente, provocando un senso di solitudine e di libertà”.

Marisol conosce bene sulla sua pelle cosa sia la sofferenza, la lontananza, e quanto possa essere diversa dall’assenza. L’assenza è qualcosa di molto più doloroso; nell’assenza non c’è attesa e nulla più può accadere. Lei capirà come affrontare questa parte della sua vita e gli avvenimenti, tragici e lieti, che si avvicenderanno le faranno comprendere quanto la vita possa essere ancora misteriosa, enigmatica, e foriera di nuove prospettive.

“Il mondo nascosto” è un romanzo del nostro presente, realista, che guarda in profondità i sentimenti di una donna, la cui consapevolezza degli affetti riuscirà a far emergere ancora una volta, in una luce diversa, la sua personalità e il suo coraggio.