Il mio cane Skip
- Autore: Willie Morris
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Elliot
- Anno di pubblicazione: 2013
“Non molto tempo fa mi capitò in mano una sua foto: il muso nero che fiutava qualcosa nell’aria, la coda diritta e appuntita, un lampo di momentanea esaltazione negli occhi. Pur essendo un uomo adulto, ammetto di sentire ancora la sua mancanza”.
Nel 1943 un bambino di nome Willie, figlio unico che abitava in una piccola e sonnolenta cittadina nello Stato del Mississippi, Yazoo City, aveva ricevuto in dono un cucciolo di Fox terrier al quale aveva imposto il nome di Skipper cioè “balzerellone per la sua andatura vivace e baldanzosa, ma per me fu sempre e soltanto Skip”. Tra i due era nato immediatamente un legame fortissimo e indissolubile come se le due creature si fossero riconosciute l’una nell’altra.
Skip amava di un affetto incondizionato il ragazzo come solo i cani sanno fare e Willie non poteva più concepire la vita senza il suo fedele amico di giochi e di avventure. Il futuro scrittore aveva subito intuito che Skip possedeva capacità e qualità fuori dal comune.
”Gli si poteva parlare proprio come si faceva per gli esseri umani, lui si metteva a sedere e ti guardava dritto negli occhi”.
Skip era molto ghiotto di mortadella e cereali con l’uvetta e tramezzini, al contrario non amava il cibo per cani. Inoltre il Fox terrier adorava giocare a football. Numerosi gli episodi divertenti dove Skip è protagonista. Skip era posto davanti al volante mentre Willie si acquattava sotto il cruscotto, rallentando la macchina ”guidavo il volante con la mano destra mentre Skip, con le zampe lo teneva dritto” facendo credere che il cane fosse il pilota (in assoluto da non imitare, N.d.R.).
Bella la rievocazione dell’atmosfera di Yazoo City “un luogo dalla sconcertante ubicazione, per metà disposto su ripide colline e per metà sul piatto delta” della provincia al tempo della Seconda Guerra Mondiale dove tutti si conoscono e sono affezionati al simpatico cane. Coinvolgenti le pagine dedicate alla natura nel susseguirsi delle stagioni in quel posto unico chiamato il Delta del Mississippi, enorme distesa di terra piatta da dove il fiume scende fino alla foce di New Orleans. Anche Skip, il quale “emetteva piccoli ululati sconnessi” quando ascoltava la voce di Hitler alla radio, aveva voluto festeggiare la fine della guerra.
“Saltò e ballò intorno a noi”.
Ne Il mio cane Skip, romanzo di formazione, con una prosa vivace e avvincente, complice una soffusa nostalgia, lo scrittore, giornalista e sceneggiatore Willie Morris rievoca gli anni più belli: gli anni della giovinezza, dal suo primo amore “Rivers Applewhite, la ragazzina più graziosa della nostra classe”, fino alla partenza per l’Inghilterra “avevo vinto una borsa di studio, sarei stato lontano per tre anni. Sapevo che non avrei più rivisto Skip”.
Le avventure divertenti e audaci di Willie e del suo cane Skip avrebbero sicuramente avuto l’onore della copertina sul The Saturday Evening Post disegnate dall’abile illustratore Norman Rockwell, la cui retrospettiva si può visitare a Roma a Palazzo Sciarra fino all’8 febbraio 2015. Da questo best seller autobiografico è stato tratto un film nel 2000 con la regia di Jay Russell con Diane Lane e Kevin Bacon.
“Il cane della nostra fanciullezza ci insegna molto sull’amicizia, l’amore e la morte. Il vecchio Skip era mio fratello”.
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