1982 - Il mio mitico mondiale di Paolo Rossi e Federica Cappelletti

Probabilmente non avrei acquistato questo libro. Tifosa sì, ma non fino a questo punto. La verità è che l’ho vinto, scrivendo alla Feltrinelli editrice (su Twitter) il mio personale ricordo del Mondiale ’82.

Se chiedi a un italiano cosa ha fatto il giorno x dell’anno y nessuno saprà risponderti con precisione. Ma se gli chiedi dov’era e cosa faceva nei giorni del Mundial di Spagna tutti sapranno raccontarti nei dettagli la loro storia. (quarta di copertina).

Paolo Rossi ripercorre la sua gloriosa carriera, dai primi tiri al Santa Lucia di Prato, all’ingaggio alle giovanili della Juventus, alla Nazionale militare, bersagliere con Antonio Cabrini. Un primo mondiale in Argentina nel 1978, dove faceva un gran freddo e l’Italia conquistò un quarto posto in classifica e finalmente, mercoledì 2 giugno 1982, in viaggio verso la Spagna dove l’11 conquisterà la Coppa del Mondo battendo la Germania per 3 a 1.

Trionfo completo. Italia batte Germania 4-1. Il quarto gol, anche se non figura nelle tabelle, l’ha segnato Pertini con la sua presenza. Ha detto: "E’ il giorno più bello per me e per l’Italia da quando sono presidente della Repubblica.

Con Pertini, il libro di Pablito annovera una lunga serie di grandi uomini dello sport e della cultura italiana, da Bearzot a Cannavò, da Soldati ad Arpino, da Palumbo a Tosatti. Poco spazio alle donne, un breve ricordo di Margherita Hack, di qualche signora italiana in procinto di partorire proprio in quei giorni. Ma non si dimentichi che a scrivere il libro è stata la giornalista Federica Cappelletti, moglie di Paolo Rossi.
Brava.

Un libro da consigliare ovviamente a quei tifosi italiani che ricordano, partita dopo partita, tutte le qualificazioni di quell’anno. Un piacevole regalo per un papà o un nonno che ha gioito e sofferto in quell’incredibile estate.

Per concludere, volete sapere dove mi trovavo nell’estate dell’82, la sera della vittoria italiana? “Monitrice in una colonia estiva montana... con decine di bambini che saltavano sul letto... che esperienza.”