Ogni anno, in vista del Natale, Netflix ci regala un film apocalittico per deliziare le nostre feste. La sinistra parabola era iniziata nel 2021 con Don’t look up, la commedia distopica con protagonisti Leonardo Di Caprio e Jennifer Lawrence, e quest’anno prosegue ininterrotta con Leave the world behind, presentato in italiano con il titolo Il mondo dietro di te. Il nuovo thriller proposto dalla piattaforma streaming, che vede protagonista Julia Roberts, è sicuramente l’argomento perfetto per rimpolpare conversazioni languenti alle tavolate natalizie o per riempire noiosi e avvilenti silenzi tra una portata e l’altra. Quindi, se ancora non l’avete visto, recuperatelo e avrete salvato il Natale.
Il mondo dietro di te è interessante per una serie di motivi: intanto perché è tratto dal romanzo bestseller di Rumaan Alam, edito in Italia da La nave di Teseo; poi perché parla di un’apocalisse possibile (e a tutti gli effetti imminente) narrando il nostro presente in una forma squisitamente distopica; e, last but not least, perché il film è stato prodotto dall’ex presidente USA Barack Obama e dalla moglie Michelle, il che rende quanto viene narrato nella pellicola ancora più verosimile e inquietante. In ogni caso, volendoci limitare allo scenario della pura distopia, Il mondo dietro di te si propone come una chiave di lettura audace per analizzare, sia dal punto di vista sociologico che culturale, il mondo in cui viviamo.
Scopriamo tutte le curiosità sul film e sul libro da cui è tratto.
“Il mondo dietro di te”: la trama del film Netflix
Il nuovo film di Sam Esmail, con Julia Roberts, Mahershala Ali, Ethan Hawke, ci mostra uno scenario inquietante proprio perché verosimile. L’intera pellicola scorre sul filo della tensione, lasciando sempre qualcosa di irrisolto, di non detto e non ne capiamo la reale direzione sino all’angosciante finale. L’aspetto più interessante de Il mondo dietro di te è il suo costante cambio di registro: per buona parte del film lo spettatore rimane disorientato, non ha ben chiaro cosa stia effettivamente guardando, se si tratti di una commedia, un dramma, un film di fantascienza o distopico. Questo perché Il mondo dietro di te è tutte queste cose insieme, ed è al contempo una rilettura - purtroppo non molto parodica - del mondo contemporaneo.
La storia inizia immergendoci in una disturbante normalità: troviamo Amanda e Clay, una solida coppia della middle-class newyorkese, che decide di dedicarsi una breve vacanza a Long Island trascorrendo un weekend di relax insieme ai due figli adolescenti, Archie e Rose.
Amanda, sin dal principio, appare inquieta, depressa, come se si sentisse schiacciata dalla sua routine quotidiana e lavorativa. Ma mentre lo spettatore si concentra su di lei e sui suoi strani comportamenti, individuandone - a torto - il plot narrativo del film, ecco che la pellicola cambia registro e la tranquilla vacanza della famigliola americana è minata da una serie di imprevisti alquanto inverosimili. Tutto quanto accade sembra strano e surreale ed è proprio questo perenne non capire che alimenta la tensione e ci spinge a tenere gli occhi incollati allo schermo.
Nella casa con piscina affittata dalla famiglia a un certo punto fanno capolino dei cervi: il che sembrerebbe una piacevole parentesi bucolica, peccato che questa incursione si riveli molto più inquietante di quanto sembri. Mentre Amanda e Clay si rilassano bevendo vino alla fine di una giornata piuttosto disastrosa, ecco che nel cuore della notte bussa alla porta del villino il reale proprietario della casa, George G.H. (interpretato da Mahershala Ali), accompagnato dalla figlia adolescente Ruth. I due chiedono di poter rientrare per la notte, in quanto hanno avuto un’emergenza e non possono fare ritorno in città.
Ed ecco che ancora una volta il registro cambia: il film diventa un dramma di interni dialogato alla Carnage in cui il filo della tensione si gioca sul pregiudizio, il razzismo, la diffidenza nei confronti dell’altro. Proprio quando nella mente dello spettatore comincia a scattare qualche sinistra analogia con il film coreano premio Oscar Parasite, ecco che di nuovo il registro cambia: quello che era sembrato un anomalo black-out si rivela essere un’emergenza nazionale e il mondo intero appare in subbuglio. Le due famiglie, isolate e lontane dalla città, dunque studiano maniere e strategie d’agire mentre l’assenza di tecnologie di supporto e il ripetersi di strani avvenimenti creano un senso di allarme crescente. “Cosa sta accadendo?” ci chiediamo con ansia crescente, insieme ai protagonisti. La domanda prosegue sottotraccia per tutto il film e non possiamo fare a meno di sentirci coinvolti perché, per quanto lo scenario appaia a tratti surreale o iperbolico, dobbiamo ammettere che man mano che la pellicola si sviluppa diventa a tutti gli effetti verosimile.
I temi cardine su cui gioca la trama del Il mondo dietro di te sono la grammatica stessa dell’attualità: la pervasività delle nuove tecnologie nella vita quotidiana e l’ansia tecnologica che ne deriva; cambiamento climatico e le conseguenti migrazioni animali; complottismi, forse non poi così lontani dal vero; lo spettro della guerra che si allarga come un presagio che trova il suo culmine nel simbolo apocalittico per eccellenza, la bomba atomica.
A fare da sfondo al contesto catastrofico è, imprevedibilmente, la colonna sonora del telefilm Friends, “I’ll be there for you”, che canta una felicità eterna e impossibile da raggiungere. A un certo punto Ruth fa notare ad Amanda: “Non capisco perché quel telefilm piaccia tanto, fa venire nostalgia di un tempo che in fondo non è mai esistito.” Questa è senz’altro un’altra interessante chiave di lettura de Il mondo dietro di te, che è solo apparentemente una sinistra parodia del nostro presente, in realtà ce lo racconta sviscerandolo in tutti i suoi aspetti più psicologici, a partire dal nostro costante bisogno di felicità - dalla nostra fasulla narrazione della felicità - che non è che un anestetico, un modo per chiudere gli occhi dinnanzi alle minacce di catastrofe in un mondo che allestisce bunker antiatomici nei sotterranei delle case e ha ormai fatto propria la narrazione della “fine”. Ma “I’ll be there for you”, canta la spensierata colonna sonora di Friends nei titoli di coda del film, dando una rilettura comica - a tratti stridente - a una catastrofe annunciata, formulando una contro-narrazione che ci lascia sgomenti, con l’amaro in bocca a fine visione, incerti se ridere o piangere, ma certamente pronti a riflettere.
“Il mondo dietro di te”: il libro di Rumaan Alam
Link affiliato
Il film thriller in vetta alla top ten di Netflix è tratto dall’omonimo romanzo di Rumaan Alam, pubblicato in Italia da La nave di Teseo nel 2021 nella traduzione di Tiziana Lo Porto.
Rumaan Alam è uno scrittore statunitense, figlio di emigrati dal Bangladesh, ha raggiunto un certo successo in America con il suo romanzo d’esordio, a tratti autobiografico, dal titolo Rich and Pretty (2016). Il mondo dietro di te è il suo terzo romanzo.
Una pillola per chi ha visto il film: la copertina proposta dalla casa editrice inserisce dei cervi in copertina che pascolano allegramente nel bel mezzo di una metropoli deserta. Ecco, una raccomandazione se non avete ancora visto il film: fate attenzione ai cervi, la loro apparizione è importante per descrivere lo svolgimento della trama ma racchiude anche una chiave di lettura simbolica. Delle creature a tutti gli effetti pacifiche - chi ha paura dei cervi? - diventano presagio di una minaccia incombente.
Il libro di Alam nel 2021 veniva presentato, attraverso una fascetta di copertina ad effetto, come “un thriller alla Stephen King”, per chi ancora amava relegarne l’atmosfera disturbante all’ambito della pura fiction. In America Leave the world behind di Rumaan Alam è stato pubblicato nel 2020, in concomitanza con la pandemia, ed è diventato subito un bestseller, festeggiato come libro dell’anno da molteplici riviste di settore tra le quali The Washington Post, Time, Elle, Esquire. L’ex presidente Barack Obama l’ha inserito tra le sue letture preferite dell’estate, i suoi “Summer Favorites”, e ha deciso di produrne un film.
Forse gli americani, in primis, sono stati in grado di cogliere le sinistre corrispondenze tra lo scenario distopico proposto da Rumaan Alam e il nostro presente.
“Il mondo dietro di te”: il trailer ufficiale
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Il mondo dietro di te”: qual è il libro che ha ispirato il film Netflix
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo News Libri Dal libro al film La nave di Teseo
Lascia il tuo commento