Il problema dell’inconscio nella psicologia moderna
- Autore: Carl Gustav Jung
- Genere: Psicologia
- Categoria: Saggistica
Carl Gustav Jung (1875-1957) fu un allievo e poi rivale di Freud e ne ridimensionò l’importanza giungendo a fondare nel 1913 la Scuola di Zurigo nella quale vennero elaborati i concetti di archetipo e di inconscio collettivo.
Negli anni Ottanta ero iscritta al Club degli Editori e nel 1983 lessi con interesse questo saggio "Il problema dell’inconscio nella psicologia moderna", che raccoglie vari interventi e conferenze dell’autore nel corso della vita di quest’ultimo.
I primi interventi parlano della psicologia di Freud e delle deviazioni dei suoi allievi. Adler e lo stesso Jung hanno modificato le idee del Maestro diminuendo l’importanza del fattore sessuale.
Il tono è molto polemico, perché Jung vuole dare una dimensione universale al concetto di inconscio. L’uomo vive in una comunità e la comunità ha sviluppato i suoi miti e i suoi complessi, quindi una mente inconscia e da essa l’uomo è determinato.
I saggi più maturi mettono in luce il concetto di inconscio collettivo che non smette mai di condizionare l’uomo anche se è civilizzato. Ogni momento della storia è importante per capire l’evoluzione dell’uomo. Ma anche il tempo personale è importante.
Jung analizza le diverse età della vita dell’uomo. Ogni età ha le sue problematiche che devono essere affrontate se non si vuole rimanere in uno stadio infantile. E lo spazio.
Una popolazione assorbe le caratteristiche di chi l’ha preceduta. E qui Jung entra nel territorio dell’irrazionale e la psicologia clinica sembra volgarizzarsi troppo. Certe tesi sembrano raffazzonate e semplicistiche.
Bel libro con qualche riserva.
Il problema dell'inconscio nella psicologia moderna
Amazon.it: 18,90 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il problema dell’inconscio nella psicologia moderna
Lascia il tuo commento