Il segreto della speziale
- Autore: Sarah Penner
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: HarperCollins
- Anno di pubblicazione: 2021
Dare alle stampe in America il primo romanzo l’anno scorso e varcare i confini di quaranta Paesi nel mondo: debutto con i fuochi d’artificio per la statunitense Sarah Penner. Verrà pubblicato in diverse decine di lingue l’historical drama Il segreto della speziale, proposto l’autunno scorso da HarperCollins Italia (2021, 376 pagine), nella traduzione di Valeria Bastia.
Appena apparso negli USA per i tipi Park Row Books, The Lost Apothecary aveva subito scalato le classifiche di vendita del New York Times e delle altre principali degli States, restando in elenco per diverse settimane tra i bestseller. Istantanea anche la grande diffusione in Canada, Belgio, Spagna e Svezia. E si annuncia una versione per il piccolo schermo, in una serie drammatica girata per la Fox.
Visto che probabilmente diventerà una grande firma della narrativa internazionale, cerchiamo di conoscere l’autrice, attraverso il suo sito internet. Offre anche una lusinghiera auto-rappresentazione, nelle fotografie in cui rivela una propensione per un accostamento originale e trasgressivo: jeans strappati su scarpe di vernice nera tacco 12.
Sarah Penner dice d’essere nata e cresciuta nel nordest del Kansas, in una piccola capanna di tronchi nei boschi, rifugio pittoresco al quale è legata la maggior parte dei primi ricordi e dov’è rimasta per un paio di decenni. Viaggia dovunque, anche se nel suo cuore c’è tanto spazio per Londra. Ha iniziato a scrivere sul serio nel 2015, quando si è impegnata nel primo corso di scrittura creativa online, complice una commovente conferenza di Elizabeth Gilbert (l’autrice di Mangia, prega, ama).
All’inizio del 2021, ha lasciato l’impiego, dopo tredici anni di lavoro d’azienda per mettere a frutto la laurea in finanza. Finalmente, può dire “con entusiasmo” di essere una scrittrice a tempo pieno. Divide il tempo alla tastiera con la cucina, lo yoga e il jogging “nel caldo della Florida”. Abita a St. Petersburg, con Marc (ha sposato il suo “migliore amico”) e il bassotto Zoe.
Veleni, femminismo, magia. Segreti e sorellanza. Incantesimi e intrighi. Condotte oscure in nome della sopravvivenza. Dalle recensioni della stampa americana si può stabilire che Il segreto della speziale si tratta di un romanzo tra il dramma e il mistero, a rimbalzo tra la Londra del 1791 e l’attuale.
Mentre a Parigi le teste cadono sui patiboli della Rivoluzione, nella capitale inglese oltremanica un’epidemia sembra stroncare silenziosamente uomini giovani e in perfetta salute. Se a tutti sfugge l’origine del fenomeno, non è così per Nella. Annota ogni episodio in un registro. Ha ereditato dalla madre speziale, specializzata in dolori femminili, una bottega al numero 3 di Bear Alley, vicolo buio a Southwark, non lontano dal Tamigi. Era un locale affollato, sempre pieno di donne e bambini, ma dopo la morte della mamma e il tradimento di Frederick ha dovuto subire un netto cambiamento. Spenta, dolorante, sola, la quarantunenne Nella ha sdoppiato lo spazio in due sezioni distinte. La prima è spoglia e vuota. Alla seconda si accede solo su appuntamento, lasciando un appunto sopra un insignificante barile d’orzo. È l’unico modo per entrare nella vera farmacia, nascosta da una parete di scaffali pressoché vuoti. Vi riceve soltanto donne, alle quali dispensa veleni.
Prima regola: mai usarli per danneggiare un’altra donna. Seconda: i nomi dell’assassino e della vittima vanno registrati meticolosamente.
La madre non aveva niente da nascondere, lei invece ha sospetti da stornare. Eppure tiene conto di tutto: segna sulle pagine nomi di piante, ortica, issopo, amaranto, accanto a rimedi più sinistri, compreso l’arsenico. Quelle note parlano di tradimenti, angosce e segreti, raccontano del giovanotto colpito da infarto alla vigilia del matrimonio e del novello padre in perfetta salute, vittima di una malattia improvvisa. Il registro confessa la verità: non cuori deboli o febbri maligne, ma succo di stramonio e belladonna versato nel vino o nascosto in pasticci di carne dalle mogli, stanche di tradimenti e atti fedifraghi. Ogni singola vittima è documentata. Ma se cercate il nome Frederick, non c’è.
Un giorno di febbraio dell’ultimo decennio del Settecento, l’ex guaritrice aspetta una nuova cliente. Con sorpresa si trova davanti una volitiva dodicenne, Eliza. Nasce un’amicizia che attiva la catena di eventi che rischiano di sconvolgere il mondo di Nella e la nuova vita delle donne indicate nel suo registro.
Nella Londra di oggi, Caroline Parcewell trascorre il decimo anniversario di matrimonio da sola. Il marito è rimasto negli Stati Uniti, lei ha voluto comunque realizzare il viaggio programmato. Fino alla promozione tanto attesa, la battaglia di James per la carriera aveva sconsigliato una maternità e ora che ci provano da qualche mese, lei non resta incinta. Non sa s’è questo a doverla turbare di più o la scoperta d’essere tradita dall’uomo che ama.
Trovato un oggetto nel fiume, non resiste alla curiosità di andare a fondo. È qualcosa legato agli omicidi irrisolti nella Londra di più di duecento anni prima.
La vita di Caroline si incrocia con quella di Nella e di Eliza, in uno straordinario crescendo.
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